Ricoverata con urgenza in ospedale, sparisce la preziosa collana della paziente

Un radioascoltatore ci segnala un brutto e spiacevole episodio accaduto al Policlinico le Scotte, e vogliamo dargli spazio perché certi episodi non dovrebbero proprio accadere in una società che si ritiene civile: nel pomeriggio di mercoledì 15 febbraio, la signora  Graziella Betti, di  89 anni, dopo  un malessere improvviso, è stata accompagnata dalla figlia e dal genero al pronto soccorso del nostro ospedale. Dopo i primi accertamenti è stata ricoverata in reparto per la notte mentre i parenti sono rientrati a casa. Il giorno seguente la figlia è tornata in ospedale e ha constatato che la collana d’oro, di notevole valore, non solo affettivo e dalla quale la Signora Betti non si separava mai, non era più al collo della madre. Quest’ultima si è subito attivata e ha chiesto informazioni al personale sia del reparto che del pronto soccorso, ma nessuno aveva notizie della collana e non era nemmeno nella cassaforte dell’ospedale dove di solito vengono riposti gli effetti di valore degli assistiti che al momento del ricovero, per l’urgenza, non hanno potuto togliere i gioielli.  La figlia, già sconfortata dalla condizioni cliniche della madre, è dovuta recarsi al Comando dei Carabinieri di Viale Bracci per sporgere denuncia verso ignoti. Sappiamo tutti che è buona regola non andare in ospedale con oggetti di valore, ma sappiamo anche che al momento di un grave malessere improvviso, avere questa accortezza diventa l’ultimo dei pensieri dei parenti preoccupati dalle condizioni di salute del proprio caro. E’ veramente sconcertante pensare chi abbia potuto sganciare dal collo della Signora la preziosa collana dotata di sicura, senza che nessuno dei presenti in reparto se ne sia potuto accorgere. Una brutta storia, che al di là del valore dell’oggetto, sottolinea il  senso di insicurezza e timore di chi, soprattutto se anziano, deve farsi ricoverare in un luogo dove invece dovrebbe  sentirsi al sicuro.