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Sondaggio: il rapporto dei toscani con la bicicletta

Bici, che passione! Ma quando i ciclisti salgono in sella, non si è sempre felici di averci a che fare. Il vizio peggiore? Per quasi un toscano su due (40%), non rispettare le norme della strada, soprattutto andando contromano, procedendo a zig-zag nel traffico o, ancora, distraendosi e parlando al cellulare. Con la possibilità, oltretutto, di mettere a rischio la sicurezza propria e degli altri.

Lo rileva Sara Assicurazioni, la compagnia assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia e Top sponsor del Giro d’Italia 2019, nell’Osservatorio interamente dedicato, per l’occasione, al rapporto degli abitanti della Toscana con le due ruote1.

Tra i comportamenti più pericolosi, anche l’abitudine di non usare fari e adeguati dispositivi di segnalazione e protezione (29%) e la tendenza a girare con un mezzo non in perfette condizioni (16%), specie con freni usurati o faretti non funzionanti. Un ulteriore 15% ritiene che sia estremamente pericolo anche il trasporto di carichi eccessivi sulle due ruote.

Ma, se in sella occorre adottare un comportamento sempre responsabile, molto dipende anche dalla convivenza con gli altri utenti della strada. Qui i toscani hanno pochi dubbi: le più temute, per i ciclisti, sono le automobili (39%). A seguire, i pedoni, spesso indisciplinati e distratti (21%) e gli animali che vagano liberi (16%). Minor preoccupazione sembrano destare, invece, le motociclette (12%) e le altre bici (12%).

 

Il tema della sicurezza sulle due ruote, d’altra parte, è molto serio: solo nel 2017 in Italia sono stati 17.521 gli incidenti stradali che hanno coinvolto ciclisti, di cui 254 con esiti fatali (dati ACI/Istat), la maggior parte verificatisi su strade urbane.

 

Non è allora un caso che per un toscano su tre (34%) il principale pensiero legato alla bicicletta sia quello della propria incolumità. Preoccupazione che supera anche quella di furti (32%) e atti vandalici verso la bici (20%).

 

Una passione green… Ma che cosa rende speciale la bicicletta? La prima ragione, a detta di oltre un toscano su tre (39%), è il fatto che sia un mezzo ecologico, che offre la possibilità di spostarsi, e percorrere brevi o lunghe distanze, senza incidere sull’ambiente. Seguono i benefici sul benessere individuale (23%) e l’agilità e la comodità negli spostamenti (12%), che ne fanno il mezzo di trasporto ideale per la città.

…che fa bene anche al portafoglio. Un’altra qualità della bici che i toscani apprezzano è l’economicità. Il maggior risparmio che deriva dall’usare le due ruote, secondo la stragrande maggioranza dei toscani (61%), è la possibilità di ridurre drasticamente la spesa per la benzina e fare economia sull’uso dell’auto. Un ulteriore 18% sostiene che qualche bella pedalata possa sostituire l’abbonamento in palestra e un altro 11% di intervistati trova che il vero risparmio stia nell’acquisto e nella manutenzione del mezzo, molto più economico rispetto ad auto e motociclette.

Alberto Tosti, Direttore Generale di Sara Assicurazioni, commenta: “I ciclisti sono tra gli utenti più deboli della strada e quindi, parlando di due ruote, è molto importante sottolineare il tema della sicurezza. Questa naturalmente deriva da vari fattori: alcuni legati all’ambiente strada e agli aspetti infrastrutturali, come la presenza di piste ciclabili, la delimitazione di zone a traffico limitato e non solo; altri dipendono invece da un’adeguata e necessaria conoscenza di quei rischi, attenzioni e comportamenti che favoriscono una serena coesistenza tra tutti i soggetti su strada. Il Giro d’Italia è poi un’occasione favorevole per sottolineare il concetto di copertura assicurativa e l’importanza di tutelare la propria sicurezza, oltre al mezzo stesso, anche nel contesto delle nuove, e sempre più evolute, forme di mobilità condivisa come è il caso del bikesharing”.

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