La nuova Robur è di Simone Giacomini, fondatore di Atlas Consulting. Così ha deciso il Comune di Siena dopo i colloqui e gli incontri con chi aveva presentato la documentazione richiesta rispetto alla manifestazione di interesse, scaduta ieri a mezzanotte. Il Sindaco Nicoletta Fabio, il vicesindaco Michele Capitani e l’assessore allo sport Lorenzo Loré hanno analizzato i progetti presentati e alla fine hanno puntato su Giacomini, che ha appena chiuso la sua prima esperienza nel calcio, in Serie C, vendendo la Triestina a un fondo americano dopo aver strappato una salvezza in extremis (in un’annata negativa partita con bel altre premesse, visti gli ingenti investimenti).
Giacomini è alla guida di Atlas Consulting, società di consulenza che ha nel suo portfolio Stardust, start up innovativa legata gli influencer sui cui il Gruppo Gedi ha di recente investito rilevandone il 30%. Si è avvicinato a Siena tramite Roberto Labardi, ex calciatore legato alla città per questioni di amicizia (e tra l’altro proprio al Franchi festeggiò la vittoria di un campionato, all’inizio degli anni Novanta) avviando contatti con l’amministrazione comunale già a giugno.
“Il Comune di Siena – si legge in una nota – ha lavorato per tutelare la comunità sportiva senese e per dare concretezza a un progetto solido e lungimirante, pur con tutte le difficoltà legate a una ripartenza dal campionato regionale di Eccellenza. Un lavoro che proseguirà anche nelle prossime settimane, anche per quanto riguarda le strutture sportive. Il soggetto individuato ha piena consapevolezza della ristrettezza dei tempi e delle problematiche in essere, fiducioso che l’amministrazione abbia agito nel rispetto delle regole e, soprattutto, a salvaguardia della città e del futuro del calcio a Siena”.
Giacomini, intervenuto oggi in teleconferenza, ha superato la concorrenza di Nicola Di Matteo, Benedetto Mancini, Luca Anastasio e un gruppo svedese, mentre si era già tirato fuori, nonostante l’incontro a Palazzo Pubblico, Franco Fedeli. Non si è presentato invece Andrea Pisano, che aveva presentato domanda alla mezzanotte di ieri. Non lo avevano fatto invece l’ex patron dell’Alessandria Luca Di Masi e Paolo Toccafondi, ex presidente di Prato e Livorno, che non ha gradito la proroga del bando e i tempi ristretti per l’iscrizione in Eccellenza (mercoledì alle ore 12) oltre all’incertezza sullo stadio in cui poter giocare.
A proposito di stadio, fuori causa il Franchi per i ricorsi pendenti con Montanari, l’ipotesi numero uno sarebbe il campo sportivo delle Badesse (in seconda opzione Cerchiaia, dove gioca il Mazzola). Il Comune ha anche risposto al secondo decreto cautelare del Tar, che oggi su ricorso di Montanari ha disposto nuovamente la sospensione della procedura per ripartire dall’Eccellenza. “Alla luce del provvedimento pervenuto oggi da parte del Tar del Lazio, tale possibilità è sottoposta all’esito dell’udienza del prossimo 26 settembre. Sono proseguite nel frattempo le consultazioni con la Federazione Italiana Giuoco Calcio che ha rassicurato l’amministrazione comunale sul percorso intrapreso, come del resto avvenuto nei giorni scorsi”.