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Siena in lutto per la scomparsa del Maestro Cesare Olmastroni

Siena è in lutto per la scomparsa di Cesare Olmastroni, morto in mattinata all’ospedale de Le Scotte. Il pittore senese era un vero e proprio punto di riferimento del comune per quanto riguarda la tradizione dei drappelloni, tanto da essere il supervisore di ogni opera. Nella sua carriera ha dipinto due volte il “cencio”, nel luglio del 1982 e nell’agosto 2013, il palio “a due facce” insieme a Cecilia Rigacci. L’artista 74enne era stato ricoverato nei giorni scorsi all’ospedale senese per dei problemi al cuore.

“Una perdita inaspettata e dolorosa per tutta la città”, è il commiato del sindaco Bruno Valentini.

“Il Maestro Olmastroni, per tutti Cesare – prosegue il sindaco – ha lasciato la sua firma indelebile in opere, lavori e interventi diffusi ed eterogenei che dimostrano quanto sia stato eclettico nella sua attività artistica, sin dal suo apprendistato alla Basilica di San Domenico. Il Palio del 2013, realizzato insieme a Cecilia Rigacci, è stata una delle sue massime espressioni, ma sin dagli anni Ottanta Cesare, da dipendente comunale, si era distinto per i restauri, i ritocchi e i decori che hanno interessato il patrimonio di Palazzo Pubblico e del Museo Civico, i Teatri dei Rozzi e dei Rinnovati”.

“Numerosi i suoi contributi – aggiunge Valentini – nella cura di allestimenti di mostre nei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico e al Santa Maria della Scala, oltre che nelle esposizioni internazionali del Tesoro del Santa Maria. Ha avuto anche il privilegio di riprodurre la Maestà di Simone Martini in una copia fedele che ha permesso di restituire le porzioni corrose dal tempo”.

“Alla famiglia di Cesare, persona sempre preziosa e cordiale – conclude il primo cittadino – le condoglianze e la vicinanza dell’Amministrazione comunale e di tutta Siena”.

(Nella foto la presentazione del drappellone di agosto 2013)

 

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Anche la Commissione Cultura e Scuola del Comune di Siena esprime il cordoglio per la morte di Cesare Olmastroni: un grande uomo e artista
È doveroso esprimere a voce alta il cordoglio per la scomparsa di Cesare Olmastroni e rendere omaggio a un uomo che ha dato tanto alla collettività senese e meritatamente tanto amato e stimato dalla città. In lui si conciliavano virtuosamente le grandi doti umane della persona, disponibilità, umiltà, generosità, con il valore dell’artista.
Artista tanto capace quanto immune dal protagonismo, Cesare ha insegnato tanto con le sue opere, ma, l’eredità più grande che ci lascia è un modello di vita e di professionalità.
Siamo tra i senesi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzarlo e che oggi sono colpiti dalla perdita dell’uomo e dell’artista.
Partecipiamo al dolore della famiglia esprimendo sentite condoglianze.

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L’Accademia dei Fisiocritici partecipa con commozione e costernazione al cordoglio della città di Siena per l’improvvisa scomparsa di Cesare Olmastroni. A lui è grata per averle regalato opere della sua incredibile maestrìa: integrate e funzionali al percorso museale del seminterrato sono esposti la copia di una biccherna dipinta nel XV secolo da Guidoccio Cozzarelli che raffigura una “buca del grano” come quella presente nell’Accademia, un grande pannello scenografico con il panorama settecentesco della zona oggi di Larderello studiata da Paolo Mascagni e una sua personale rivisitazione del logo storico dell’Accademia, mentre la sala del Consiglio direttivo è arricchita da un trompe-l’oeil di una libreria.

La copia della biccherna ha un valore aggiunto poiché della tavoletta originale, fino al 1932 custodita in una collezione privata a Londra, si sono poi perse le tracce e oggi ne rimane solo una confusa immagine in bianco e nero, quella servita a Cesare per il dipinto a colori.

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