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“Siena deve tornare centrale nella Toscana del futuro”

Un documento di amministratori e volontari Pd per aprire una discussione nei territori: “Partiamo dai contenuti e dalle idee per lo sviluppo di Siena e provincia, non dai nomi”.

“Basta nomi, se Siena vuol ritrovare centralità bisogna avere le idee chiare su quale possa essere il ruolo del nostro territorio in Toscana. Il Pd deve confrontarsi quanto prima sui contenuti e presentarsi con la forza delle proposte”, è questo in sintesi quanto si legge nel documento che nei prossimi giorni sarà inviato all’assemblea provinciale del Pd di Siena da parte di un gruppo di giovani amministratori, dirigenti e volontari del Pd senese, che già alcune settimane fa avevano chiesto un “cambio di passo al Pd provinciale”, con l’obiettivo di “fornire degli spunti su idee e contenuti affinché Siena si faccia trovare pronta all’appuntamento delle prossime elezioni regionali di primavera”.

“La Toscana –sempre secondo il documento- necessita di un nuovo progetto per lo sviluppo ed il lavoro. A Siena siamo chiamati ad uno sforzo maggiore rispetto ad altre realtà. Per essere credibili dobbiamo dimostrare nei fatti l’abbandono di un’idea di conservazione e di autosufficienza. Dobbiamo produrre una radicale innovazione per poter essere competitivi anche in settori che richiedono un confronto ed una competizione con dinamiche globali. Dobbiamo dirci la verità: la crisi della principale azienda del nostro territorio, la banca, si è legata non solo ad uno scenario di crisi economica, ma una vera e propria crisi di credibilità della governance locale a tutti i livelli, politici, economici, dalla quale si può reagire solo con umiltà, impegno e progettualità. C’è spazio per ripartire, ma senza slogan o facili scorciatoie”.

“Vogliamo parlare di distretti produttivi e culturali, di reti di impresa e fisco; distretto delle bio-tecnologie e scienze della vita, sviluppo turistico legato via Francigena e termalismo. Rendere concreti per i cittadini gli anglicismi smart city e smart community . Ripensare una sanità partendo dai servizi ai cittadini e non dai dirigenti, dove si garantisca l’accesso ai servizi dalla più piccola frazione alla città, in modo innovativo ed appropriato. Va ripresa la partite delle infrastrutture e dei trasporti dove serve uno shock regionale e provinciale. Valorizzare in modo innovativo il nostro paesaggio che non vuol dire rendere tutto intoccabile, ma darci regole chiare, semplici e di buon senso su come trasformarlo in modo armonico. Insomma, per ora sono titoli sui quali vogliamo aprire nel Pd provinciale una discussione seria, fuori dai nomi, ma con un’idea precisa di futuro per queste terre”.

“Con il riordino delle Province, la Regione sarà un ente determinante per enti locali, aziende e cittadini, ed è probabile che arrivi ad avere anche la gestione diretta di tanti servizi in passato svolti dalle province. Questo significa che chi andrà a rappresentare questo territorio a Firenze avrà più responsabilità rispetto al passato. In questo senso –concludono i giovani amministratori e militanti Pd – riteniamo fondamentale e necessario rivendicare un’adeguata rappresentanza del nostro territorio all’interno della prossima giunta regionale. Nel contesto storico attuale di difficoltà in cui si trova la provincia di Siena questa deve essere una priorità che prescinde da ogni appartenenza politica o culturale. Rimanere ai margini dei processi decisionali sarebbe un danno per il nostro territorio, centrale rispetto alla Toscana del sud, che ora non possiamo permetterci”.

Valeria Agnelli, Alessio Banini, Alessandro Barni, Nicola Berti, Emiliano Bravi, David Bussagli, Agnese Carletti, Mirco Del Buono, Cesare Francini, Filippo Lambardi, Francesco Landi, Andrea Marrucci, Alberto Millacci, Paolo Morelli, Claudio Niccolini, Mattia Nocchi, Maurizio Pelosi, Alessio Pianigiani, Luca Rossi, Alberto Taccioli, Andrea Valenti.

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