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Sfere colorate per ravvivare la periferia

Nell’aiuola della rotonda della Coop “Le Grondaie” ed in quella del ponte sulla ferrovia sono apparse alcune sfere dipinte che attirano l’attenzione degli automobilisti in transito, dei pedoni e dei passeggeri dei bus che li compiono il loro tragitto. Restituire una piccola identità a luoghi altrimenti anonimi, dare una nota colorata e piacevole alla periferia, architettonicamente e storicamente meno fortunata, è anche il compito dell’arte. Almeno così pensa Carlo Pizzichini, l’autore di quelle “meteore” che si sono posate su quei prati che fungono da sparti-traffico. Il concetto di non considerare solo il centro storico come “location” capace di accogliere le opere d’arte contemporanea, è qui ribaltato. Saturo di bellezza e di storia, il centro, appare luogo di troppo facile adattamento a contenere sia per contrasto che per similitudine le opere d’arte. La sfida vera è la dove niente esiste. Per gli occhi già saturi dei turisti gli interventi in centro, per i senesi che si muovono nella più concreta e viva quotidianità questa installazione decentrata. L’auspicio è che anche le rotonde, utili a distribuire il traffico potranno essere un giorno un luogo di esposizione permanente, identificabili con interventi o sculture, stimolo per eventuali commissioni di lavoro per gli artisti, specchio e porte “nuove” di una città che vive già dalla periferia e che di quella ne fa il primo segno di benvenuto ai moderni viandanti. rotonda pescaiaLe sfere colorate dopo le fortunate tappe di Bagno Vignoni, lago di Mordera nel Canton Ticino, parco dell’ospedale di Locarno, Parco di Villa Salviati a Firenze e quello di Villa Bottini a Lucca si sono posate dolcemente nelle due rotonde più trafficate della città.

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