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Sciopero regionale, si ferma il settore pubblico

Domani sciopero regionale di tutto il settore pubblico in Toscana. A proclamarlo Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa: la mobilitazione riguarderà, per l’intera giornata o turno di lavoro, gli oltre centomila dipendenti pubblici toscani dei settori sanità, enti locali, Regione, Ministeri, Enti pubblici non economici, servizi socio-sanitari privati. Salvi ovviamente i servizi essenziali previsti dalla legge.

I sindacati toscani, in particolare, chiedono:

il rinnovo dei contratti nazionali e aumentare le retribuzioni ferme da oltre 6 anni, valorizzare i contratti di settore, rilanciare la contrattazione decentrata, superare i vincoli della legge Fornero sulle pensioni e sbloccare il turnover.
di rafforzare il confronto regionale e aziendale sugli effetti della riforma del sistema socio sanitario regionale, per valorizzare il lavoro e migliorare la qualità dei servizi.
di garantire il posto di lavoro nei cambi di appalto e nei processi di riorganizzazione e un piano di assunzioni per mantenere la qualità e quantità dei servizi erogati e ridurre le liste di attesa in sanità.
di aprire il confronto con la Regione sull’assetto istituzionale e delle funzioni, per scongiurare le pesanti ricadute occupazionali e sui servizi ai cittadini e alle imprese prodotte dalla riforma della pubblica amministrazione, che dopo le Province toccherà ora uffici e lavoratori di Prefetture, Camere di Commercio, Ministeri, Inps, Inail.

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