Finito il Campionato di Serie B Nazionale per il Banca Centro CUS Siena Rugby, in attesa di sapere se UR Firenze si guadagnerà la salvezza ai playout, abbiamo fatto alcune domande a Francesco Romei, tecnico della formazione seniores, Direttore Tecnico del rugby senese e colonna portante di tutto il movimento.
Il Banca Centro CUS Siena Rugby chiude la stagione al quarto posto, il miglior risultato di sempre, frutto di un campionato con tante luci e pochissime ombre: te lo aspettavi ad inizio campionato?
I sentori erano positivi, la stagione scorsa 23/24 era andata bene con la salvezza ottenuta con largo anticipo. Preoccupava la nuova formula del campionato con l’introduzione dei playout e la riduzione a 10 squadre, meno partite meno punti a disposizione. L’obbiettivo condiviso con lo staff tecnico era di preparare bene l’inizio del campionato per cercare di fare punti utili fin da subito e di competere con tutti i nostri avversari e così è stato. La preparazione fisico atletica iniziata a metà agosto ha sicuramente contribuito a farci trovare pronti fin da subito.
È stato un anno molto difficile dal punto di vista logistico, con la squadra costretta ad allenarsi e giocare lontano da Siena: quanto ha pesato questa situazione e come siete riusciti a trasformarla in motivazione?
Alla seconda stagione sportiva che viviamo questa situazione piano piano cominci a trovare degli equilibri sul piano dell’organizzazione ed orari, rimane indiscutibile il disagio per i ragazzi e tutto lo staff nel mettere Km di distanza da percorre ed orari considerando che finiamo gli allenamenti la sera alle 22:00. La motivazione viene dalla coesione di un gruppo che ha bene in testa la strada sportiva fino ad ora percorsa e quella da fare da oggi in avanti, condividere in sé l’attaccamento al club dà consapevolezza ed è bastato toccare le corde giuste per avere la risposta attesa.
Il gruppo ha mostrato una crescita costante sia tecnica che mentale fornendo risultati simili anche con formazioni in campo totalmente differenti. C’è un momento della stagione in cui hai capito che questo CUS Siena avrebbe potuto fare qualcosa di speciale?
La partita vinta con Perugia nel girone d’andata è stato il momento in cui ho capito che potevamo fare veramente bene in questa stagione. Venivamo dalla partita persa con Lions Livorno la settimana precedente, una partita dove avevamo messo in campo veramente poco giocando il peggior rugby di tutta la stagione. Serviva una prova di carattere e di sostanza contro un avversario che stava giocando bene, fisico e di tradizione. Così è stato, abbiamo portato a casa una vittoria in una partita lottata fino allo scadere e lì è venuto fuori il valore di questo gruppo di ragazzi. Una rosa ampia dove tutti hanno messo qualcosa di positivo quando sono stati chiamati in causa.
A fine campionato la vittoria del Banca Centro CUS Siena Rugby nella prima giornata contro i Lions Alto Lazio a Colle Val d’Elsa si è rivelata decisiva per la promozione in serie A di San Benedetto del Tronto: possiamo dire che siete stati decisivi per questo campionato?
Non credo, con un campionato intero davanti da giocarsi perdere la prima partita non incide in maniera significativa sul proseguo della stagione. Sicuramente le due squadre, UR San Benedetto e Lions Alto Lazio hanno tenuto vivo il campionato, risolto nello scontro diretto tra loro all’ultima giornata. Due squadre di valore che avrebbero meritato entrambe il salto di categoria.