Vi dirò la verità: la prima serie di “Vita da Carlo” l’ho iniziata ma non l’ho finita. Mi aveva lasciato addosso un senso di tristezza che non mi aspettavo. Però io – Carlo – lo amo troppo, così a metà settembre, uscita la nuova stagione, ho deciso di riprovare, e del resto una seconda chance non si nega mai ai grandi amori.
Dieci episodi che ho visto in pochi giorni, dieci racconti con al centro l’unico vero desiderio del protagonista: avere qualche minuto di serenità.
Gli accade di tutto mentre cerca di realizzare il suo film “d’autore” fatto di ricordi e di poesia. Ma non è soltanto “cosa” succede che ci fa incollare alla televisione, ma “il modo” in cui il protagonista/regista presenta questi surreali imprevisti.
Il ritmo è ben diverso dalla prima stagione e tutta la serie ne beneficia. Noi ridiamo e soffriamo con lui chiedendoci quanto delle vicende narrate sempre con genio e ironia faccia parte di una realtà davvero vissuta.
Carlo Verdone si diverte a confonderci, a mescolare invenzioni fantasiose e fatti.
Il cast è incredibile: l’ex moglie è sempre interpretata da Monica Guerritore (con le sue meravigliose nevrosi), Max Tortora è Max (con varie fobie, naturalmente); Stefania Rocca è la scrittrice di letteratura per ragazzi dal carattere “un po’ hard” che gli fa vivere avventure da pazzi; Caterina De Angelis è la figlia Maddalena incinta e che ancora non rivela chi sia il padre del bambino; Filippo Contri interpreta Giovanni, il figlio avvocato che, alla sua prima causa importante, ha tutta la famiglia in tribunale come supporter. Nel ruolo di Chicco, il “forse” fidanzato e padre del futuro nipotino, Antonio Bannò. Maria Paiato è la governante Annamaria che viene travolta da un amore passionale ma, ahimè, di breve durata.Tra i tanti camei quello con Claudia Gerini, affascinante più che mai, e con Christian De Sica con cui si esibisce nel balletto rivisto di “Borotalco”.
Ma a far virare l’intera stagione verso l’imprevedibile sono due personaggi per me inaspettati: Fabio Traversa, Fabris di “Compagni di scuola”, attore rimasto impigliato in questo personaggio cult e il cantante Sangiovanni, per la prima volta sul piccolo schermo.
Sangiovanni è stato scelto dalla figlia del produttore per interpretare un Carlo giovane e insicuro in questo benedetto film dal titolo “Maria F.”; Fabio Traversa è, per usare un eufemismo, ossessionato da Carlo e da Fabris e ne combinerà di ogni…
Non vi anticipo altro, ma vi invito a dedicare un po’ del vostro tempo se non alla serie tv, almeno al libro “La carezza della memoria”, la cui descrizione chiude così: leggendo queste pagine si ride, si sorride, ci si commuove, si riflette; si fa un viaggio nel tempo su treni lentissimi con compagni di viaggio sorprendenti, celebrità e persone comuni, ugualmente illuminate dallo sguardo dell’artista e dell’uomo.
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