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Rubrica Leggerissima: “Tom Hanks da non perdere nel remake di Mr. Ove”

“Non così vicino”, remake dello svedese Mr. Ove (2015), è un film che ha diviso l’opinione degli spettatori. Disponibile su Amazon Prime Video, il film con il titolo originale “A Man Called Otto”, nonostante abbia come protagonista Tom Hanks, eccezionale come sempre, non riesce a reggere il confronto con l’originale svedese. Ma perché? A mio parere perché la prima pellicola è davvero spettacolare.

Il film del 2015 di Hannes Holm è un adattamento per il grande schermo del romanzo “L’uomo che metteva in ordine il mondo” di Fredrik Backman in cui il protagonista, un anziano rimasto vedovo dal carattere burbero, aveva “scelto” di condurre una vita grigia e monotona in un quartiere residenziale della sua città.

La trasposizione cinematografica svedese aveva riscosso un notevole successo e di pubblico e di critica, tanto da essere candidata all’Oscar come miglior film straniero (il premio, però, lo vinse con “Il cliente” Asghar Farhadi).

Il remake diretto da Marc Forster, con Hanks come protagonista principale, ha comunque scalato la classifica dei più visti su Amazon Prime Video; anche se non convince tutti, in molti evidentemente ne hanno amato storia, cast, musica, fotografia.

La trama è tutta incentrata su Otto Anderson e sul suo atteggiamento critico perché “esiste un solo modo di fare le cose”: quello giusto (possibilmente il suo). Così nel quartiere svolge la funzione di supervisore, fa la ronda, controlla tutto e tutti, brontola di continuo o si chiude in un silenzio ostinato!

Dietro a questo comportamento da “vecchietto bisbetico e intrattabile” c’è, però, una storia delicatissima e di grande sensibilità e dolore che viene fuori a poco a poco con l’arrivo nel quartiere di Marisol (interpretata dall’attrice messicana Mariana Trevino: eccezionale anche lei!), la sua nuova vicina che si trasferisce con la famiglia proprio dall’altra parte della strada.

Come Rolf Lassgard, attore protagonista della versione originale, anche Tom Hanks è un uomo che vive nel silenzio di una casa vuota, incapace di accettare quanto di brutto gli è capitato nella vita. Ma che cosa?

Ecco, al di là delle critiche, io invece vi invito a vedere questo film delicato e profondo, in cui i personaggi vivono la vita che tutti noi “ri-conosciamo”. Con quel tocco di imprevedibilità degli eventi negativi ma anche di quelli belli e gioiosi, con la tristezza ma anche l’ironia dei momenti, ecco che questa pellicola riesce a trascinarvi in un altro mondo, in una dimensione di “racconto per immagini”.

I dettagli della trama vengono svelati attraverso l’uso dei flashback e, come aveva già fatto in “Neverland: Un sogno per la vita”, il regista riesce anche qui a delineare la componente psicologica dei personaggi. Come detto all’inizio, Tom Hanks sorregge tutto il film senza alcuna incrinatura. Inoltre, nel ruolo del giovane Otto (durante uno dei ricordi) c’è suo figlio: Truman Hanks, anche lui attore di talento.  La musica è di Thomas Newman, compositore statunitense di colonne sonore cinematografiche, candidato per ben 15 volte al Premio Oscar: non male per “entrare” dentro l’atmosfera di questo film. Voi che ne dite?

Simona Merlo

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