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Residenze e mense universitarie, fissato l’incontro tra Dsu e sindacati

Martedì prossimo si terrà il confronto tra i sindacati e l’azienda regionale per il Diritto allo studio. Sul tavolo i problemi relativi a residenze e mense universitarie. I posti letto a Siena sono circa 1.400 ma il numero attualmente è più che dimezzato per via di un programma di manutenzione straordinaria, a febbraio partirà il cantiere in Fontebranda, poi sarà la volta delle residenze San Marco, Tognazza e infine San Miniato e San Prospero, il tutto entro due anni. Lo ha spiegato Marco Del Medico, presidente del Dsu, a La Nazione.

Capitolo mense: i lavori in Via Bandini partiranno a breve e si concluderanno entro due anni (il personale è stato spostato alla mensa di San Miniato assumendo la gestione diretta), mentre la mensa di Sant’Agata “è di proprietà del Comune, nei prossimi giorni approveremo la convenzione per un’ulteriore gestione di venticinque anni che permetterà al Dsu di intervenire”, dice Del Medico.

“È stata presentata al ministero richiesta di finanziamento per ripristinare la residenza universitaria di via Tolomei, attualmente chiusa – conclude Del Medico – e c’è l’intenzione di richiedere contributi analoghi per un restyling della residenza di via Mattioli. Il Dsu Toscana continua a investire sulla città”.

“A seguito del nostro comunicato stampa in cui denunciavamo l’irreperibilità da parte del DSU Regionale di fronte alle nostre sollecitazioni sul problema delle residenze e mense universitarie chiuse – avevano scritto nei giorni scorsi CGIL, CISL e UIL senesi e di Categoria – siamo lieti di informare gli studenti e i lavoratori coinvolti che a breve si svolgerà un incontro tra le parti, come da noi urgentemente richiesto da novembre 2022 tramite più di una PEC. A questo punto non ci interessa tanto smentire quanto dichiarato dall’Azienda Regionale per il diritto allo studio universitario della Toscana in un comunicato stampa, ma affrontare subito le problematiche dei lavoratori occupati presso gli appalti, ovvero portieri e personale delle pulizie e delle mense, che rischiano, nella migliore delle ipotesi, di vedersi ridurre le ore lavorative o addirittura di perdere il posto di lavoro”.

“Speriamo che l’atteggiamento del DSU Regionale sia cambiato – concludono le organizzazioni – e che l’incontro del 1 febbraio porti ad un trasparente e proficuo confronto nel rispetto delle rappresentanze sindacali e nell’esclusivo interesse degli universitari e dei dipendenti delle cooperative ed imprese coinvolte”.

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