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Pitteri (Santa Maria della Scala): “Bisogna saper sfruttare la capacità di Siena di dialogare col mondo”

“Valorizzare ancora di più il Santa Maria della Scala è possibile – afferma il direttore del Santa Maria Della Scala Daniele Pitteri ospite stamani della diretta dai palchi di Piazza del Campo -. Vorrei che diventasse un luogo di studio, comunicazione e diletto. Perché in un museo si impara, ci si confronta e ci si diverte. Può essere un luogo di apprendimento e allo stesso tempo di arte. Certo, servono delle programmazioni adeguate che siano in grado di attrarre il pubblico”.

Intanto dal 29 giugno al 2 ottobre sono esposte dieci grandi tele inedite dell’artista napoletano nella mostra “Fiori d’inverno a New York” Francesco Clemente. La rassegna espone dieci tele inedite, di grande formato realizzate dal pittore napoletano nella Grande Mela a partire dal 2010. La serie che da il titolo alla rassegna è nata da una collaborazione con la moglie, l’attrice e coreografa Alba Primiceri, ed è costituita da cinque opere che hanno impegnato Clemente dal 2010 al 2016. Nelle opere dell’Albero della vita, l’iconografia di Clemente attinge invece liberamente dalle fonti più svariate come la mitologia classica, il buddhismo, la storia e la letteratura orientali e l’immaginario contemporaneo, ma in essa è particolarmente evidente l’interesse per le tradizioni contemplative dell’India, paese dove l’artista ha vissuto per lunghi periodi fin dai primi anni Settanta e dove continua a soggiornare per molti mesi l’anno.

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