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Nuovo piano paesaggistico, Cna senese contraria: “Rischio blocco per l’economia”

La Cna di Siena esprime forte preoccupazione per la così detta “Integrazione del PIT con valenza di piano paesaggistico” predisposta recentemente dalla Regione Toscana. Questo atto è infatti un organico strumento che definisce fin troppo puntualmente la materia del paesaggio nella nostra regione e contiene elementi fondamentali e di grande portata. Le forti preoccupazioni riguardano alcune specifiche attività di impresa. In particolare ci preme segnalare con forza i timori legati al comparto dell’intera filiera estrattiva e lapidea, che costituisce una delle industrie che maggiormente caratterizzano il sistema produttivo toscano, con circa 8000 addetti fra lavoratori diretti e indotto.
I vincoli previsti potranno avere impatto anche sui comparti delle costruzioni e dell’impiantistica, già profondamente colpiti dalla crisi. Per questi motivi la Cna di Siena, predisporrà specifiche e formali “osservazioni” alla variante di piano adottata, che farà pervenire alla Regione Toscana, a termini di legge, entro il 29 settembre 2014. Tale strumento ad oggi presenta infatti ben pochi spunti che potranno favorire lo sviluppo e la crescita delle imprese, ma al contrario rischia di creare nuovi e antistorici vincoli che porteranno altra burocrazia, blocco dei lavori, oltre a problemi per cittadini ed imprese. La Cna di Siena già lo scorso febbraio espresse la sua grande preoccupazione sul tema dello sviluppo legato al territorio in un apposito convegno al quale era stato invitato anche l’assessore regionale Anna Marson (competente in materia) e continuerà a farlo in ogni sede, affinché questo strumento possa diventare un’opportunità di crescita e sviluppo (ma anche uno strumento di tutela del territorio), anziché un grave problema come è nella stesura attuale.

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