“O si dimette lui o mi dimetto io” aveva tuonato Eugenio Neri, capogruppo di Siena rinasce, esponente di spicco dell’opposizione essendo stato il candidato a sindaco, rivolgendosi proprio al primo cittadino, interessato dalle note vicende giudiziarie. Ieri in consiglio comunale Valentini non ha rassegnato le dimissioni, anzi ha letto una nota per spiegare la sua estraneità ai fatti sui quali sta indagando la procura. Così Neri rispetta quanto detto e stamani annuncia le sue dimissioni, come ha spiegato ad Antenna Radio Esse. “Vuole essere un atto politico forte, non violento ma non tornerò indietro, è un sacrificio che faccio di cui ho parlato con gli amici con cui ho condiviso questa esperienza. Lascio un’opposizione più unita e il mio posto sarà ricoperto probabilmente non da un membro di Siena rinasce, ma dal più votato delle liste. Questa esperienza mi ha fatto capire che se applicassimo la politica alla medicina morirebbero tutti i pazienti”.
“Una decisione sofferta e ragionata ma inderogabile – afferma-. Mi dispiace, ma questo non è passo indietro dalla mia Siena, città che amo e per la quale non mi sono mai risparmiato. A Siena si nasce e si cresce con il cuore e con gli occhi e io ho avuto l’onore e il privilegio di dedicarmi in questa sfida e la città ha compreso questo mio sentimento. Ma ora l’immagine e la dignità di Siena è infangata da esiti giudiziario e invece serve autorevolezza e credibilità. In questo momento Valentini deve tener conto che il maggior rappresentante dell’opposizione ha deciso di fare un passo indietro “. Ora partirà il toto nomi su chi prenderà il suo posto. Neri non si sbilancia, ma afferma che sarà un tartuchino, anche se lui continuerà comunque a fare politica “da fuori”.
Intervista ad Eugenio Neri dopo la conferenza stampa