Prima pagina

Mens Sana deferita, in pericolo 4 scudetti. “Scritture contabili falsificate per 38,9 milioni”

Fiato sospeso per i tifosi della Mens Sana 1871. Torna infatti l’incubo dell’annullamento dei quattro scudetti conquistati dai biancoverdi tra il 2010 e il 2013. Ai nostri microfoni ne ha parlato Giuseppe Nigro, il giornalista della Gazzetta dello Sport che questa mattina ha pubblicato un articolo sui rischi in cui va in contro la società senese. Ieri- come scrive Nigro – il deferimento del procuratore federale Marco Lucente che richiede la “fissazione dell’udienza per il procedimento disciplinare” nei confronti di Ferdinando Minucci e degli altri dirigenti Olga Finetti, Cesare Lazzeroni, Paola Serpi, Luca Anselmi e Jacopo Menghetti.
“Adesso verranno fissate le date di udienza in cui sarà discussa la questione del deferimento dei 6 ex tesserati con l’aggiunta del curatore fallimentare Marco Lombardi.”
Il riferimento all’articolo 61, per quest’ultimo, porta ad avvalorare le ipotesi di revoca degli scudetti vinti: “qualora per effetto della frode sia stato conquistato lo scudetto o altro titolo o trofeo, può esserne disposta la revoca”, con l’inclusione di Coppa Italia e della Supercoppa. Revoca dei titoli che configurerebbe il massimo della pena.
Il procuratore federale accusa i deferiti di “aver falsificato le scritture contabili della società fallita annotando sistematicamente fatture per operazioni inesistenti e/o sovramanifestanti per 38.990.202 euro”, usati in buona parte per il pagamento in nero dei tesserati. Da qui la frode sportiva.
Ai nostri microfoni Nigro ha chiarito l’iter giudiziario: “l’inchiesta è stata chiusa a Marzo, ma da quel momento c’era il tempo affinché gli accusati potessero procedere ad ulteriori forme di indagine. Dopo questo supplemento si arriverà alle richieste di rinvio a giudizio. Guardando ai dati 14 le persone coinvolte per 33 capi d’imputazione che vanno dall’associazione a delinquere, alla ricettazione, al riciclaggio. La vera novità sarebbe il poter mettere la parola fine a questa vicenda così da poter fissare una verità giudiziaria.”

Clicca qui per l’intervista completa a Giuseppe Nigro