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Meg, l’intervista in esclusiva in attesa del suo concerto il 9/12 a Bottega 26. Antenna Radio Esse regala 2 biglietti!

Meg, una delle autrici più eclettiche e sperimentali del panorama italiano in esclusiva ai nostri microfoni.

In occasione del suo concerto sabato 9 dicembre, in collaborazione con Bottega 26, Antenna Radio Esse REGALA 2 BIGLIETTI.

Seguici venerdì 8 dicembre in fm e quando inizierà la nostra rubrica “Agenda degli spettacoli”, dove potrai sentire la sua intervista, scrivi subito il tuo nome al numero whatsapp 3920577392. Il primo che ci contatterà vincerà i 2 biglietti in premio.

 

Abbiamo fatto qualche domanda a Maria di Donna in arte Meg. Raggiunge la celebrità con i 99 Posse, storico gruppo napoletano fortemente attivo socialmente e politicamente, dal 1994 al 2002. Inizia la sua carriera solista nel 2004. A oggi conta 4 album all’attivo, la sua ultima fatica si chiama “Vesuvia” uscito nel settembre del 2022.

Meg è un misto di fantasia ed elettronica, nei suoi testi racconta sé stessa e la sua musica esplora sempre nuovi orizzonti.

 

Vesuvia inizia con la frase “io senza di te sono viva ancora”, di cosa parla l’album?

Mentre lavoravo a questo disco, a un certo punto, è affiorato il titolo o meglio un personaggio: Vesuvia. Mi piaceva l’idea che fosse un alter ego…che fosse un’altra persona l’autrice delle parole e della musica del disco e che in qualche modo rappresentasse anche le mie radici. Nella frase che hai citato il mio rapporto con le radici è abbastanza conflittuale.

Parlando del titolo, cosa rappresenta Vesuvia?

E’ la parte più femminile, più istintiva, più profonda di me. La parte più feconda e anche più creativa…fin dalla mia infanzia il Vesuvio rappresenta per me sia minaccia che protezione. Mi piaceva l’idea di Vesuvia che invece fosse una sorta di sacerdotessa della musica che invece di eruttare lava e distruzione erutta note e fa danzare le persone.

Dai tuoi esordi con i 99 Posse a oggi, come senti che è cambiata la fruizione della musica? Pensi che abbia ancora una forte potenza comunicativa?

Beh, sono cambiate sicuramente tante cose nella musica…c’è spotify, c’è il fatto che ormai la musica è diventata qualcosa di impalpabile. Non si vendono più i dischi e quindi non c’è più il supporto fisico a cui tu ti affezioni però rimane il rapporto ancestrale delle persone con la musica. Questo lo si vede soprattutto nei live. Il live è un momento unico in cui le persone vengono perchè sanno che è un momento irripetibile dove si crea un rapporto di vasi comunicanti tra artisti e pubblico preziosissimo che rimane inalterato.

 Sei una delle artiste più sperimentali e innovative di sempre, cosa rappresenta la musica per te?

La musica per me è terapia, salvezza..un’amica cara e una sorella. Soprattutto la musica da bambina mi ha aiutato a sviluppare una forma alternativa di linguaggio e di comunicazione per me che ero una bambina molto timida e introversa.

 

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