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La Rocchi di Sinalunga chiederà il concordato liquidatorio, rammarico della Regione

La Rocchi di Sinalunga, una ventina di dipendenti ed un’esperienza a servizio anche di grandi gruppi nella costruzione ed allestimento di cabine elettriche ed impianti ad alta tensione, ha deciso di presentare richiesta di concordato liquidatorio. La scelta è stata comunicata stamani e la Regione, assieme al sindaco, esprime rammarico.

Era stato infatti proposto ed ipotizzato un percorso che attraverso l’uso di ammortizzatori sociali per crisi ed un supporto nella ricerca di eventuali nuovi investitori avrebbe potuto verificare la possibilità , in tutto o in parte, di dare continuità all’azienda, oltre che ridurre il costo sociale e anche i costi economici a carico dell’impresa. Da tempo la Rocchi viveva momenti di difficoltà e l’ultimo incontro con il consigliere per le politiche del lavoro del presidente Rossi, Gianfranco Simoncini, c’era stato il 4 luglio. L’azienda invece ha deciso altrimenti.

Adesso, dopo la formalizzazione dell’istanza da parte aziendale, si attende la nomina del commissario, che dovrà a quel punto dar corso alla richiesta di concordato liquidatorio.

(Nella foto il presidio dei lavoratori nei giorni scorsi)

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