Aria irrespirabile in molte città italiane per lo smog, fenomeno che colpisce anche Siena come segnalano i rilievi fatti dall’Arpat. Sono le polveri sottili i killer per la nostra salute che solo vento e pioggia potranno rimuovere dalla nostra aria. Ma come è possibile ridurre questo fenomeno? Riorganizzando le nostre città e cambiando le abitudini come ci ha spiegato il professor Paolo Puccetti. “La tecnologia c’è per ridurre l’inquinamento, manca l’organizzazione, progetti mirati fatti dalle amministrazioni per invogliare i cittadini a collaborare perchè le persone sono coscienti di dover modificare alcuni atteggiamenti come l’utilizzo della macchina ma vogliono non trovare intralci. Un esempio: se un cittadino compra una bicicletta elettrica pretende che ci siano delle piste ciclabili per poter usare il mezzo in sicurezza.Oltre allo smog delle auto c’è quello prodotto dagli impianti di riscaldamento: i nuovi insediamenti abitativi sono progettati secondo le nuove regole per il risparmio energetico, ma sono solo una minima parte. Molte delle abitazioni, soprattutto quelle costruite nel dopo guerra, hanno una forte dispersione del calore e per riscaldare le stanze ci vuole un doppio lavoro per le caldaie che producono inquinamento”.
“Inquinamento: la tecnologia per ridurlo c’è, manca l’organizzazione nelle città”
29 Dicembre 2015
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