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In Campo: “Dal sindaco De Mossi ci saremmo aspettati maggiore senso di responsabilità per tutelare i cittadini”

L’intervista rilasciata dal Sindaco De Mossi relativamente all’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio lascia quantomeno interdetti. Atteniamoci ai fatti. Sono ormai settimane che l’epidemia ha ripreso vigore e negli ultimi dieci giorni la crescita di contagi è stata molto preoccupante in tutto il paese. Il Governo è intervenuto con quest’ultimo decreto, cercando di recepire le istanze di Comuni e Regioni, che chiedevano la possibilità, nel caso in cui fosse necessario, di prendere provvedimenti restrittivi nelle proprie zone, partendo dal presupposto che sono loro a conoscere meglio il proprio territorio.

Nessuno, infatti, meglio di un Sindaco conosce il territorio che amministra, e può adottare le decisioni che meglio si adeguano alla realtà della sua città e ai bisogni dei cittadini in quel preciso momento.

All’avvocato De Mossi non dobbiamo ricordare certo il principio di sussidiarietà, come primo responsabile di protezione civile dovrebbe conoscerlo bene, anche se un ripasso della Costituzione forse non gli farebbe male viste le sue affermazioni sulla eleggibilità del Presidente del Consiglio.

Questa situazione di emergenza pandemica è certamente difficile, ma da un Sindaco, questo sì eletto come lo è stato De Mossi, i cittadini si aspettano decisioni rivolte a garantire distanziamento sociale, attenzione scrupolosa a tutte le norme igieniche e sanitarie, sorveglianza del territorio, cose che ormai da mesi conosciamo tutti. Non ci si aspetta, invece, che il Sindaco, eletto per amministrare la comunità, risponda che non farà niente, che non adotterà nessun provvedimento, che continuerà a fare le stesse cose fatte fino adesso, cioè niente. A questo proposito non serve ricordare quello che avviene la sera in Piazza del Campo dove centinaia di persone (giovani ma non solo) stanno assembrati in poche decine di metri con le mascherine abbassate senza rispettare le distanze di sicurezza.

Il Sindaco De Mossi non prende provvedimenti, anzi dichiara che cercherà di capire quali sono le esigenze della città. Ma perché in tre anni ancora non le conosce? Poi dichiara che parlerà con i titolari dei locali perché impediscano assembramenti all’esterno! Ma perché non esiste forse un corpo di polizia, la polizia municipale, preposta a far rispettare le regole per le strade?

Caro Sindaco non è con operazioni di moral suasion che si governa una città. La città si governa facendo rispettare le regole stabilite nell’interesse dei cittadini, anche se qualcuno non le condivide. Le diamo un consiglio gratuito, invece di pontificare e comportarsi come in campagna elettorale siccome è stato eletto dai cittadini, lei si, amministri la città che lo ha eletto e se deve prendere provvedimenti impopolari abbia il coraggio e il senso di responsabilità di adottarli. La salute dei cittadini è un bene assoluto da tutelare sopra ogni cosa, specie se si riveste un incarico di governo come il suo, e per tutelarlo, non si può far finta di niente o non fare ciò che è necessario.

Non crediamo che si tratti di una limitazione della libertà personale: al contrario pensiamo che qualche rinuncia oggi ci permetta di uscirne tutti prima.

Associazione In Campo

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