La zona di Montarioso ancora nell’occhio del ciclone, questa volta a causa della chiusura della strada che porta al palazzetto del Costone, disposta quattro mesi fa e confermata prima di Natale da un’ordinanza del sindaco di Monteriggioni, perchè ritenuta pericolosa. Adesso i legali dell’associazione sportiva, l’avvocato Luana Garzia coadiuvata dall’avvocato Leandro Parodi, hanno presentato ricorso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. “Dietro a tutta questa storia ci sono varie sfaccettature che andrebbero analizzate a fondo con spirito costruttivo però, non con arroganza, perchè con l’arroganza non si arriva a niente – ha raccontato ai microfoni di Antenna Radio Esse Roberto Rosa uno dei dirigenti del Costone -. Il Costone ha cercato di proporre delle soluzioni in maniera sensata, ma ha trovato di fronte a sè un muro di gomma e la situazione si è inasprita al punto di arrivare a presentare questo ricorso al ministero dei trasporti e delle infrastrutture. Un ricorso che a noi appare giusto nei modi e nei tempi, perchè riteniamo di aver subito un grosso danno, non solo alla struttura ma anche a tutti coloro che la utilizzano. Il Costone tra sezione maschile, femminile e minibasket ha oltre 350 tesserati. Poi c’è il progetto, molto importante dal punto di vista sociale del Baskin, la disciplina sportiva che mette in campo e fa giocare ragazzi disabili e normodotati con oltre 25 iscritti. All’interno del PalaOrlandi inoltre ci sono anche altre attività, come la palestra Accademia che ha più di 170 iscritti. Quindi si può immaginare quale sia l’afflusso che ruota attorno al nostro impianto, che dovrebbe rappresentare una ricchezza per il territorio non solo del comune di Monteriggioni ma anche per quello di Siena e che invece è ritenuto un problema perchè quattro-cinque residenti si lamentano del traffico… La situazione in Via Giovanni XXIII, dopo la chiusura del pezzo di strada è ulteriormente peggiorata a causa di un andirivieni continuo da parte degli utenti del palazzetto che non avendo più lo sbocco verso il posteggio, sono costretti a tornare indietro raddoppiando, e a volte anche triplicando i transiti”.
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