“Dispiace che un gruppo di dirigenti e iscritti di SEL Siena abbiano deciso di uscire dal partito. Una scelta rispettabile, ma non condivisibile, perchè esprime la resa di chi ritiene che non serva più una sinistra portatrice di una visione critica unita ad una cultura di governo, pronta a fare alleanze, ma con una sua autonomia politica e culturale. Una sinistra che rifiuta la subalternità al senso comune, alla demagogia più facile, che accetta la sfida del cambiamento con coraggio e senza scorciatoie. Una sinistra il cui approdo non può essere quello di entrare nell’orbita del Pd, il partito che a livello nazionale ha scelto di chiudere il centrosinistra per fare altre alleanze.”
Così il coordinatore regionale di Sinistra Ecologia Libertà Toscana, Giuseppe Brogi, a proposito delle dimissioni di una parte della dirigenza senese del partito.
“La missione originaria di Sinistra Ecologia Libertà, costruire una sinistra né omologata né settaria, oggi è più valida di ieri, caso mai è da realizzare di più e meglio di come abbiamo fatto fin qui – dice ancora Brogi – La decisione presa dall’assemblea di Siena riguarda soltanto una parte del gruppo dirigente e da parte di molti iscritti della provincia è stata subito espressa l’intenzione di non seguirla. E’ il segno che sarebbe stato opportuno avviare un confronto schietto e costruttivo con iscritti e iscritte per dibattere le diversità di vedute, anziché dover apprendere dalla stampa di questa decisione”.
“Giovedì 31 luglio – prosegue – si terrà una riunione del Circolo SEL di Siena città, convocata dagli iscritti, alla quale parteciperò. Sarà la prima occasione per confermare che Sinistra Ecologia Libertà c’è e prosegue il suo cammino con fatti politici pubblici e a contatto con i cittadini, uscendo da una dimensione che per molto tempo ha guardato troppo alle pur necessarie relazioni politiche e ha dimenticato il rapporto con le sofferenze e le aspettative delle persone in carne e ossa, senza il quale non si costruisce niente di nuovo e di positivo”.