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David Chiti e Siena Doc “difendono” l’operato della Fises

Abbiamo letto con un certo stupore le dichiarazioni del presidente di Confindustria che tuona il cambio di rotta nella governance dell’ente FISES. Non vogliamo entrare nel merito della questione politica, non è nostro interesse farlo. Quello che però ci interessa e che in qualche modo ci contraddistingue dal pensiero di Confindustria, è il fatto che la FISES deve continuare ad operare come ha iniziato a fare, bene, dal settembre del 2009.
Sono state espletate 2000 pratiche di finanziamento ad imprese di piccole e medie dimensioni per un totale di 113 milioni di euro. Una cifra niente male e che non ci sembra debba passare come una azione irrisoria o peggio ancora fatta a pioggia sulle aziende senesi.
Tra l’altro il dato più importante che emerge leggendo i dati pubblicati dall’ente è il fatto di aver finanziato oltre 50 Start Up senesi all’anno per un totale di circa 500 operazioni; imprese di giovani e donne che in qualche modo vogliono crearsi un posto di lavoro senza godersi rendite di posizione ma scommettendo solo su loro stessi.
Tra l’altro, dato da non sottovalutare, la Banca d’Italia vieta operazioni il cui importo finanziato ad imprese è molto elevato perché, e qui è la svolta di Fises rispetto a prima del settembre 2009, sono a rischio di contenzioso molto alto.
Continuando su questa strada infatti la FISES non solo svolge un ruolo fondamentale di risanamento che deve essere riconosciuto, riprendendo le parole del Sindaco, ma ha un contenzioso molto basso che permette di continuare ad operare per il bene delle imprese senesi e della sua collettività.

David Chiti per Siena Doc

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