Non ci sono le condizioni in Toscana per giustificare provvedimenti di emergenza come la chiusura delle scuole o la sospensione dei soccorsi. Lo ha detto ai sindaci il governatore Enrico Rossi dopo i due casi di tamponi positivi al coronavirus riscontrati in regione. Si tratta di un quarantenne di Pescia e un imprenditore fiorentino di 63 anni. Per entrambi si attende dal Ministero della Salute la conferma definitiva. Migliaia di persone sono state identificate e messe sotto controllo il regione. Sulla base di queste indicazioni e dell’esito negativo sui casi sospetti, anche il sindaco di Piancastagnaio ha deciso di riaprire le scuole.
È stato ancora una volta ribadito che i tamponi non si fanno a tappeto ma solo a chi presenti sintomi sospetti o abbia avuto contatti con le aree di contagio. E i tre numeri messi a disposizione dalle Aziende Sanitarie vanno contattati esclusivamente da chi rientra in Toscana da Cina, Veneto e Lombardia, cioè da una delle aree di contagio o è stato a stretto contatto con qualcuno proveniente da queste zone che però abbia sintomi di una malattia acuta alle vie respiratorie. Chi invece presenta sintomi generici o non ha avuto rapporti con le aree di contagio deve rivolgersi prima di tutto al proprio medico curante o al pediatra, che devono essere raggiungibili al telefono tra le 8 e le 20.
Intanto anche il pronto soccorso oculistico delle Scotte è stato trasferito all’interno di quello generale, in modo tale che anche per esso si possa accedere solo dopo essere passati per il pre-triage. Altri check-point saranno predisposti agli ingressi dell’ospedale, e sarà consentito di entrare a un solo visitatore per paziente.
E anche dopo la vicenda dei carabinieri chiamati a Sinalunga dai passeggeri di un autobus che avevano sentito un autista parlare del virus al telefono, Tiemme ha fatto sapere di avere fornito indicazioni a tutti i propri dipendenti, specie per i servizi al contatto con il pubblico. L’azienda ha avviato anche un’intensificazione delle attività di pulizia e sanificazione degli autobus e dei locali aziendali.
L’Università di Siena ha rinviato l’Open Day previsto per oggi, che sarà riprogrammato seguendo l’evolversi della situazione.