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Consiglio Comunale – La comunicazione sanitaria sulla vicenda Campansi nell’interrogazione del Pd

La comunicazione del Comune sulla vicenda Campansi nell’interrogazione dei consiglieri Alessandro Masi, Giulia Periccioli, Luca Micheli e Bruno Valentini (PD).

Come ha ricordato la stessa Periccioli  <<nella giornata del 24 maggio, a mezzo stampa, si sono susseguite una serie di dichiarazioni sulla situazione sanitaria della struttura simbolo di cura della città>>. Ha poi sottolineato che <<nell’attuale fase post acuta di emergenza sanitaria, l’indagine preventiva che compete alle aziende sanitarie e la corretta comunicazione che spetta al Primo Cittadino rappresentano i principali strumenti per la salvaguardia della salute e della tranquillità pubblicare dell’ordine >>.

Per questo motivo Giulia Periccioli ha quindi chiesto di essere informata <<sulla questione Campansi e se si è ritenuto che ci sia stata una gestione corretta del flusso di informazioni date all’opinione pubblica>>.

L’assessore alla Sanità Francesca  Appolloni nel rispondere all’interrogazione ha voluto sottolineare che <<non può sottacersi una sequenza temporale e di accadimenti che si sono svolti nei giorni tra il venerdì 22 e la domenica 24 maggio e che, ipso facto, comportano sviluppi e cambiamenti>>. Ha poi proseguito nel ricordare che <<se tutti gli eventi hanno una precisa cadenza e un loro sviluppo temporale, è lapalissiano che l’intervista rilasciata a “La Nazione” nella mattina del sabato 23 è antecedente e precede l’ultimo tampone negativo dell’ultimo paziente sottoposto a verifiche successive. Le mie dichiarazioni nel virgolettato: «L’amministrazione comunale prende atto del risultato positivo emerso da uno screening svolto dall’Asl Toscana Sud Est che riguarda tutte le residenze» e «Mi sono sentita con la direzione aziendale e anche con il presidente Asp affinché gli ospiti possano essere oggetto delle attenzioni e delle precauzioni imposte dalla normativa quando appunto si ravvisano positivi» – sono assolutamente in linea con le misure adottate in ASP e poco hanno a che fare con letture strumentali che non sussistono.
Sulla questione e nell’interesse dei cittadini, ritengo che sia lecito porsi la domanda su come sia possibile che dopo qualche ora e in un laboratorio differente rispetto a quello scelto dalla Regione Toscana, alcuni soggetti individuati come “positivi” siano diventati negativi. Bene ha fatto, dunque, la presidente ASP ad assumere un atteggiamento premuroso nei confronti degli ospiti alla luce di eventi che si sono mutati nell’arco di due, tre giorni a partire da un risultato dubbio; adeguandosi all’evolversi della situazione è chiaro che non vi è nessun conflitto sostanziale con le affermazioni rilasciate prima dell’ultimo risultato di una seconda tornata di esami in un laboratorio diverso rispetto a quello inizialmente selezionato dalla ASL/RT>>.
Ha quindi concluso che <<come Assessore, perché è ciò che preme alla popolazione, provo interesse non tanto per il tasso di carica virale, ma per la definitività del risultato di un esame eseguito: solo così, e non con le chiacchiere, si opera nella chiarezza dei percorsi e nell’interesse dei cittadini>>.

Giulia Periccioli ha rimarcato il fatto che <<l’assessore aveva il compito di dare rassicurazioni certe, soprattutto in questo caso in quanto trattandosi di una Residenza sanitaria assistitenziale che ospita soggetti deboli e che in quel periodo non potevano neppure ricevere la visita dei loro parenti>>. Nel dichiararsi <<insoddisfatta>> la consigliera ha stigmatizzato il fatto che <<l’assessore abbia comunicato i dati anzitempo senza attendere ulteriori verifiche>>.

 

 

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