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Colle di Val d’Elsa: la truffa del finto Carabiniere fallisce,arrestati tre uomini in fuga sulla SI-FI

A Colle di Val d’Elsa, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato tre uomini, a tutti veniva contestato il reato di estorsione, mentre, ad uno solo quello rapina impropria, il tutto ai danni di un’anziana 86enne residente nello stesso comune.

Alle ore 13,30 circa di lunedì 6 maggio, l’anziana signora ha ricevuto una telefonata sull’utenza fissa da un interlocutore che, spacciandosi per carabiniere, le riferiva che il figlio aveva causato un incidente grave investendo una donna che era in fin di vita e che, se non avesse pagato la somma di 9.000 euro ad un avvocato che da lì a poco l’avrebbe raggiunta, avrebbero arrestato il figlio. Una seconda telefonata, questa volta da parte di un sedicente avvocato, ha cercato di metterle pressione aggiungendo che, se non avesse avuto a disposizione tutto il denaro, avrebbe potuto consegnare anche gioielli in oro.

Poco dopo, il finto avvocato, un ragazzo di 19 anni, si è presentato a casa della vittima che, nel frattempo, preoccupata per quanto le era stato prospettato, aveva già preparato l’oro sul tavolo della cucina. A rovinare i piani dei truffatori è stato l’arrivo del figlio della donna. Vistosi scoperto, il falso avvocato si è impossessato di una parte dell’oro nuziale e si è dato alla fuga, dopo una colluttazione con l’interlocutore. Nella concitazione del momento, tuttavia, l’uomo è riuscito a vedere l’auto a bordo della quale il 19enne si è allontanato, sulla quale l’aspettavano due complici.
La Centrale Operativa dei Carabinieri di Poggibonsi ha attivato tutte le pattuglie dei Carabinieri presenti nell’area e, di lì a poco, un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile ha intercettato l’auto ricercata – in fuga – sul raccordo autostradale Siena-Firenze. I militari, raggiunta l’auto ricercata, hanno intimato ai tre giovani la resa e, con l’aiuto dei rinforzi, li hanno condotti presso la caserma dei Carabinieri di Poggibonsi, dove sono stati dichiarati in stato di arresto e formalizzati gli atti di polizia giudiziaria.

A bordo dell’auto sono stati rinvenuti vari oggetti preziosi, tra cui anche la fede nuziale che era stata sottratta alla vittima 86enne, cui è stata restituita.
I tre giovani – di 19, 23 e 26 anni – tutti residenti in provincia di Napoli, sono stati posti a disposizione della Procura della Repubblica di Siena, venendo condotti presso la casa Circondariale di Siena.
L’arresto in data odierna (9/5/2024) veniva convalidato con l’applicazione per uno degli arrestati della misura cautelare della detenzione in carcere, mentre, per gli altri due veniva disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

È doveroso rilevare che gli indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l’emissione di una sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale di presunzione di innocenza.

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