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Chianciano Terme riduce gli oneri di urbanizzazione, è tra i primi comuni in Italia

Il Comune di Chianciano Terme per stimolare il comparto edilizio modifica il regolamento che riguarda gli oneri di urbanizzazione. Lo scorso 30 novembre, infatti, il Consiglio comunale di Chianciano Terme ha apportato alcune modifiche al regolamento per la determinazione e la corresponsione degli oneri di urbanizzazione per gli interventi edilizi. In particolare, con il nuovo regolamento sono previsti gli abbattimenti degli oneri per quanto riguarda la destinazione alberghiera e residenziale del 20 per cento, per gli interventi di ristrutturazione edilizia conservativa e del 40 per cento in caso di demolizione e ricostruzione. Inoltre, vengono introdotte casistiche di riduzione fino al 50 per cento in caso di miglioramento delle prestazioni energetiche, acustiche e risorse idriche, per interventi di miglioramento dell’accessibilità per i diversamente abili, per il recupero di volumetrie con problemi di decoro urbano e nel caso di riutilizzo di strutture alberghiere dismesse da almeno due anni. Sno state previste riduzioni per gli oneri relativi a nuove costruzioni anche per la zona artigianale “Astrone”.

“L’Amministrazione comunale di Chianciano Terme – ha sottolineato il Sindaco Andrea Marchetti – è tra le prime in Italia che ha avuto il coraggio di procedere in questa direzione, anche con la consapevolezza di introiti inevitabilmente minori. Un messaggio chiaro da parte dell’Amministrazione che tiene molto al recupero dei contenitori già esistenti per salvaguardare le aree libere e il suolo”.

“E’ il primo passo nella giusta direzione, ognuno di noi deve continuare a inserire il proprio tassello – prosegue il Vice Sindaco Rossana Giulianelli -. Mai come in questo momento di crisi c’è la necessità di lavorare tutti insieme. Abbiamo un ruolo importante: attivare percorsi virtuosi che siano da esempio per altre realtà”.

“Ci rendiamo peraltro conto – ha proseguito il Vice Sindaco – che uno dei motori più significativi dell’economia è rappresentato dall’edilizia e dai settori che, a cascata, vengono da questa generati. Fonti irrinunciabili per il sistema economico che è tuttavia necessario indirizzare in favore del recupero del patrimonio edilizio già esistente che può essere utilmente re-immesso sul mercato e, al contempo, evitare il consumo delle aree libere residuali del territorio comunale”.

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