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Blitz della Forestale a Pian delle Fornaci, tre fantini e un veterinario indagati

Blitz all’alba della Forestale all’ippodromo di Pian delle Fornaci e nelle scuderie e abitazioni di tre fantini. Al galoppatoio sono state identificate tutte le persone presenti e sono stati fatti i prelievi di sangue ai cavalli all’interno dei box. L’operazione rientra nell’ambito dell’inchiesta partita a luglio 2015, sulla presunta “falsificazione” di 3 cavalli, tramite sostituzione di microchip. L’indagine è ripartita dopo la morte di uno dei cavalli in questione e nel registro degli indagati anche un veterinario di Viterbo. Le ipotesi di reato sarebbero falso ideologico e maltrattamento di animali.
In serata il comunicato stampa della Procura di Siena:

Il Nucleo Investigativo di Siena del Corpo Forestale dello Stato questa mattina ha dato esecuzione ad un decreto del Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Aldo Natalini finalizzato all’ispezione di due siti di detenzione cavalli della provincia di Siena ed alla perquisizione delle abitazioni facenti capo a quattro soggetti indagati, tra cui un veterinario residente fuori provincia e tre fantini.
Le attività di polizia giudiziaria, condotte a partire dalle ore 05:30 di questa mattina, hanno visto impegnate 25 unità di personale del Corpo Forestale dello Stato, coadiuvate da due medici veterinari della Direzione Generale per la Promozione della Qualità Agroalimentare e dell’Ippica, Anagrafe Equina e benessere animale del cavallo sportivo, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (già UNIRE): organismo preposto, tra l’altro, alla gestione del libro genealogico dei cavalli sportivi e delegato agli accertamenti sull’identità degli animali.
Le perquisizioni hanno avuto ad oggetto la ricerca di farmaci dopanti o comunque di sostanze vietate. Contestualmente sono state effettuati anche prelievi ematici su tutti i cavalli presenti nei luoghi ispezionati finalizzati all’accertamento della loro identità ed all’effettuazione di analisi antidoping. Complessivamente sono stati oggetto di analisi 61 cavalli da corsa, sia Anglo Arabi che Purosangue, anche estranei all’Albo dei cavalli da Palio.
Sono stati rinvenuti e sequestrati alcuni farmaci sospetti, sui quali sono già stati avviati accertamenti che saranno curati dai laboratori delegati dalla Procura di Siena.
Sulla base di fonti investigative, sono stati anche eseguiti saggi sui terreni ispezionati al fine di rinvenire eventuali seppellimenti illegali di cavalli, senza comunque trovare riscontro.
L’operazione odierna è stata disposta nell’ambito dell’indagine già aperta dalla Procura della Repubblica di Siena nell’estate scorsa per falsificazione dei passaporti identificativi, a seguito dell’accertato scambio di cavalli Anglo-Arabi con Purosangue (categoria non ammessa al Palio di Siena). Nel luglio 2015 tre cavalli furono sottoposti a sequestro probatorio.
Nelle ultime settimane uno dei cavalli sequestrati è deceduto in fase di allenamento in sito diverso dal luogo della custodia giudiziale, per cui la contestazione anche del reato di violazione di sigilli e frode processuale.
Le altre ipotesi di reato sono falso ideologico per soppressione, falso in atto pubblico in danno della Commissione veterinaria del Palio di Siena (Palio 2014 e Palio 2015), maltrattamento ed uccisione di animali, commercio ed impiego di farmaci non consentiti.

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