E’ la sede della Usl la prima battaglia politica dopo le elezioni toscane che hanno portato alla riconferma di Enrico Rossi a governatore. Proprio il neo eletto, parlando ad Arezzo, ha promesso che sarà quella la sede per la Toscana del sud facendo arrabbiare ovviamente i senesi. “Si comincia con il piede sbagliato – ha detto il neo consigliere regionale Simone Bezzini, intervistato stamani da Cristiana Mastacchi ad Antenna Radio Esse -, è ovvio che dovendo razionalizzare e portare da 12 a 3 le usl toscane si dovranno fare delle scelte ma non così. E’ opportuno un coinvolgimento di tutti, una discussione aperta per poi arrivare a delle decisioni condivise altrimenti non si può parlare di Toscana integrata. Noi chiediamo che Siena venga tenuta in considerazione visto che c’è l’azienda ospedaliera, c’è l’azienda sanitaria territoriale, c’è l’Universitaria e la facoltà di medicina, c’è il rapporto con le scienze della vita. Insomma la sanità è una specificità importante per la provincia di Siena, qui ha anche un valore economico ed occupazionale fondamentale. Nei prossimi giorni faremo un incontro politico con i sindaci della provincia di Siena ma sarà opportuno anche una presa di posizione ufficiale da parte della conferenza dei sindaci perchè non è il modo di operare”.
In campagna elettorale Rossi aveva promesso sostegno a Siena, ma da queste prime mosse non sembra confermare gli impegni. Nominerà almeno un assessore senese?
“A Siena l’annuncio di Rossi ha creato preoccupazione, l’importante ora è discutere seriamente di come impostare la sanità toscana evitando sprechi e valorizzando le eccellenze. Non ho notizie di nomi senesi papabili per la giunta. Il governatore sta scegliendo i suoi collaboratori ed è da sperare che Siena venga tenuta in considerazione. E’ da tempo che non ha un suo rappresentante ed in un momento di crisi come questo, sarebbe invece importante esserci in giunta”.