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Bernardo Bertolucci e Gaiole, non solo un film

E’ morto stamattina, nella sua casa di Roma, il regista Bernardo Bertolucci. Aveva 77 anni ed era malato da tempo. Con lui, se ne va l’ultimo dei non molti registi italiani che è stato conosciuto in tutto il mondo, maestro nello scandalizzare e nel commuovere ma soprattutto nel narrare. Indimenticabili i suoi capolavori ‘Novecento’ e ‘L’ultimo tango a Parigi’, ma anche ‘Il conformista’ e ‘Il tè nel deserto’. Nel 1996 Bertolucci scelse Gaiole in Chianti per ambientare il suo film “Io ballo da sola”, con protagonista una giovanissima e bellissima Liv Tyler. Le scene furono girate in una splendida villa vicino al Castello di Brolio, ma anche a Castelnuovo Berardenga (Acqua Borra) e a Scorgiano e a Geggiano. Questo il ricordo del sindaco di Gaiole Michele Pescini, che ha parlato ai microfoni di Are:

“Io ballo da sola, Bernardo Bertolucci lo realizzò in un casale nei pressi di Brolio raccontando un legame, un amicizia, un modo di vivere. In questo senso, Io ballo da sola, è una conseguenza e una testimonianza del rapporto tra il regista e la famiglia di Matthew Spender e Maro Gorki che vivono nelle campagne di Gaiole. L’incontro con lo scultore e sua moglie, la loro vita, il clima dei nostri luoghi portarono Bertolucci verso quella splendida sintesi narrativa realizzata nel suo film. Liv Tyler, che compì 18 anni durante le riprese, e quarantasette sculture di Spender che lo popolarono, furono i testimoni di un atto narrativo intenso in cui c’è uno scambio continuo di relazioni immerso nell’estetica  del nostro paesaggio. Gaiole lo saluta.”

 

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