Il Consiglio comunale ha approvato, oggi, lo schema di contratto tra l’Amministrazione e la Siena Parcheggi S.p.A. per il servizio di gestione della sosta tariffata, nonché gli importi dei canoni che la società dovrà corrispondere a partire dal prossimo anno.
Come ha illustrato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi “anche per quest’anno abbiamo ritenuto necessario, a causa della persistenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, che ha determinato una contrazione delle presenze turistiche con conseguente calo del gettito della partecipata, ridurre il canone dovuto da Siena Parcheggi all’Ente a 500mila euro, oltre Iva. Nonostante si stiano concretizzando segnali di una progressiva uscita dall’emergenza sanitaria, sussistono ancora pesanti incertezze per una città a forte vocazione turistica come Siena. Lo confermano i dati sul 2020 recentemente pubblicati dalla Camera di Commercio che evidenziano una riduzione del 58% degli arrivi, del 55% per le presenze negli alberghi della nostra provincia e un’ipotesi di un ritorno dei flussi turistici a livelli pre-covid solo nel 2023“.
Il nuovo contratto, che decorrerà dal 2022, disciplina i rapporti giuridici tra il Comune e la Siena Parcheggi, secondo il modello gestionale dell’in house providing, vi rientrano l’insieme dei parcheggi in struttura e in superficie, compresi gli impianti di risalita complementari, il check point per autobus turistici e camper, i bagni pubblici dei parcheggi in struttura, il controllo delle infrazioni nelle aree di superficie mediante l’impiego degli ausiliari del traffico, nonché ogni ulteriore attività accessoria, purché strumentale al servizio, come ad esempio il bike sharing.
“A decorrere dal 1° gennaio 2022 – ha concluso Fazzi – per l’intera durata dell’affidamento, la società corrisponderà all’Amministrazione, in due rate semestrali, di pari importo, entro il 30 giugno e il 31 dicembre dell’anno successivo, un canone unico variabile legato ai ricavi ottenuti. Se questi saranno inferiori a 5milioni di euro il canone sarà 500mila euro più iva; tra 5 e 6 milioni di euro, 750mila; tra 6 e 7 milioni 1milione e 500mila; tra 7 e 8 milioni 2milioni; oltre 8 milioni 2milioni e 500mila. Rimane, comunque, la possibilità di variare gli importi in caso di modifiche nei servizi affidati dal Comune all’azienda“.