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Alla Biblioteca degli Intronati il secondo incontro del ciclo “Il patrimonio culturale tra pubblico e privati – legislazione e politiche dall’Unità d’Italia ad oggi”: sei dibattiti per riflettere sullo “stato dell’arte”.

Il 27 Ottobre il secondo incontro con il prof. Daniele Manacorda

La Biblioteca degli Intronati è lieta di presentare un ciclo di incontri con alcune fra le voci italiane più autorevoli nel dibattito sulla tutela, la gestione, la valorizzazione e la salvaguardia dell’ingente patrimonio culturale nazionale, alla luce anche delle recenti novità legislative al riguardo.

Le questioni della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale suscitano un interesse sempre più notevole. Molti i casi che hanno fatto discutere o creato allarme. Sulle innovazioni istituzionali e organizzative necessarie è utile un confronto che prenda in esame criticamente quanto si sta facendo e quanto viene proposto. Siena è particolarmente coinvolta in temi che fanno tutt’uno con la sua identità e con le prospettive di uno sviluppo che dia un risalto decisivo a programmi talvolta presentati in termini retorici o generici. La Biblioteca comunale degli Intronati con questo breve ciclo di conversazioni vuole offrire spunti di aggiornamento e di riflessione che contribuiscano a fornire gli elementi essenziali – storici, legislativi, scientifici, politici – di un dibattito rivolto agli addetti ai lavori e a quanti desiderano agire con feconda conoscenza di esperienze, ricerche e programmi.

Il secondo incontro, intitolato “L’Italia agli Italiani”, si terrà martedì 27 ottobre alle ore 17 presso la Sala Storica della Biblioteca, con il prof. Daniele Manacorda, docente di Metodologia della ricerca archologica presso l’Università di Roma Tre. L’incontro riprenderà, ampliandoli, i temi del suo libro “L’Italia agli Italiani – istruzioni e ostruzioni per il patrimonio culturale” (Edipuglia, 2014).

Manacorda si chiede se “il nostro secolare sistema di tutela non richieda una riforma radicale, che ne preservi i meriti storici e rimuova le circostanze che hanno generato i demeriti, all’origine della sua attuale crisi. Un nuovo ‘servizio di tutela’ richiede la partecipazione di più attori e un ribaltamento di rapporti fra Pubblica Amministrazione e cittadinanza. Nelle democrazie di massa il potere lo esercitano anche le maggioranze escluse dalla percezione del valore dei beni culturali, affidati ad una cerchia di ‘addetti ai lavori’. Siamo paralizzati dai conservatorismi di una fetta di classe dirigente, anche colta ma elitaria, che ha paura di cimentarsi con le sfide che ci propone l’economia della conoscenza e si oppone, dentro e fuori dell’amministrazione, a tutto ciò che sa di innovazione in questo settore. L’articolo 9 della Costituzione parla di tutela del patrimonio culturale e di ‘promozione della cultura’, cioè di valorizzazione: una parola demonizzata da chi la traduce in monetizzazione. Stato, regioni, comuni, università, associazionismo culturale, singoli cittadini per il bene comune hanno di fronte i marioli di sempre e la conservazione culturale scontenta del presente e paurosa del futuro.
Il patrimonio paesistico, architettonico, artistico ed archeologico dell’Italia ha bisogno di una alleanza di tutte le parti più vive e innovative del Paese per la salvaguardia di un patrimonio, che non può essere condannato alla scelta tra degrado e contemplazione, ma richiede di essere integralmente vissuto.”.

Ecco il calendario dei prossimi incontri :

Venerdì 30 ottobre, ore 17.00 – Sala storica, Biblioteca degli Intronati
Francesco Spano Segretario generale Fondazione MAXXI Il rapporto tra pubblico e privato nella gestione dei beni culturali: l’esperienza della Fondazione MAXXI

Martedì 3 novembre, ore 17.00 – Sala storica, Biblioteca degli Intronati
Tomaso Montanari Università di Napoli Federico II Privati del patrimonio

Mercoledì 11 novembre, ore 17.00 – Sala storica, Biblioteca degli Intronati
Fabio Donato Università di Ferrara Patrimonio culturale vivo

Lunedì 16 novembre, ore 17.00 – Accademia degli Intronati, Palazzo Patrizi, v. di Città 75
Salvatore Settis Scuola Normale Superiore di Pisa Diritto alla cultura e tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico

Eccetto l’incontro del 16/11, tutti gli altri si svolgeranno presso la Sala Storica della Biblioteca in Via della Sapienza, 5. L’ingresso è libero e la cittadinanza è invitata a partecipare.

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