Giornata toscana per la Fanfara a cavallo della Polizia di Stato che, per la prima volta, si trova in visita a Chianciano Terme in occasione dei festeggiamenti per il Santo Patrono della città, San Giovanni Battista.
Gli agenti della formazione musicale a cavallo, diciotto gli elementi presenti, diretti dall’Ispettore Superiore Silverio MARIANI, sono stati accolti dal Sindaco Andrea MARCHETTI, dal Questore di Siena Maurizio PICCOLOTTI, dal Comandante dei reparti a cavallo 1° dirigente P. di S. Mario CARDEA e dal dirigente del Commissariato P.S. vice Questore Paolo MALORNI, hanno percorso il centro termale, aprendo la storica processione e sfilando schierati per le vie.
Sono partiti dall’esterno della bellissima chiesa rinascimentale di Santa Maria della Stella ed hanno sfilato per viale Macerina, viale Roma, viale della Libertà e via Dante fino ai giardini pubblici di Chianciano Terme, dove si è svolta la tradizionale benedizione degli animali.
I poliziotti della fanfara, con i loro cavalli tutti bianco-grigi, hanno scandito la loro marcia al ritmo dei tamburi; le divise blu, gli ottoni lucidi, hanno suscitato emozioni tra i passanti ed i turisti, ma soprattutto tra i bambini.
La Fanfara della Polizia di Stato ha sede presso la Caserma “Lamarmora” nel quartiere Trastevere di Roma, ed è erede e custode delle più antiche tradizioni di cavalleria, oltre ad essere la scorta d’onore dello stendardo nazionale, concesso al Reparto a cavallo nel 1965.
L’Italia è tra i pochi Paesi al mondo a vantare una tradizione di questo genere. Trae origine da coloro che, in seno agli antichi reparti a cavallo, svolgevano funzione di trombettiere. In effetti, è frutto di inveterata tradizione che gli ordini venissero scanditi da squilli di tromba. Fu così che alcuni elementi, nelle pause di addestramento o liberi dal servizio, iniziarono ad improvvisare le marce militari con strumenti a fiato e percussioni. Era inoltre d’uso che i trombettieri montassero cavalli a manto grigio così da essere facilmente individuati dal comandante di reparto. Per questo motivo che ancora oggi vengono impiegati cavalli con lo stesso mantello.
La Fanfara a Cavallo propone un’immagine altamente suggestiva ed una straordinaria fusione tra la musica e l’equitazione, una tra le più antiche e nobili discipline sportive. Notevoli sono le difficoltà, basti pensare che alcuni cavalli vengono condotti con il solo uso delle gambe assicurando le redini alle staffe, cosicché gli esecutori possano avere le mani libere per suonare.
Questo, ed altri aspetti, rendono quasi unica la formazione musicale a cavallo, tanto che pochi Paesi al mondo possono vantare una tradizione di questo genere.
Alla fine del corteo storico la fanfara della Polizia di Stato ha allietato i presenti con alcuni brani musicali del loro repertorio, tra cui “New York New York”, “Stand by Me”, “Blue Moon”, “Mamma mia” e “Imagine”, e brani di musica classica come la marcia trionfale dell’“Aida”, la“marcia di Radetzky”, “The Second Valtz”, “la Comparsita”“Allegro di Mozart”, “Inno alla Gioia” e per finire “l’Inno di Mameli”.