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SUL PROGETTO IDEM BALANI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI PINASSI

Sul progetto iDEM, la risposta delle pubbliche amministrazioni della Toscana Centro-Meridionale alle tematiche del coinvolgimento dei cittadini ai cicli di vita della politica locale attraverso le moderne tecnologie della e-democracy, che doveva entrare a regime nel 2005, l’interrogazione presentata da Michele Pinassi (Siena 5 Stelle). Attraverso iDEM la possibilità, infatti, di coinvolgere le persone nell’utilizzo di una serie di strumenti. Da quelli di discussione: forum, chat, ecc., a quelli di divulgazione come mailing list e newsletter. Oppure per la raccolta di opinioni: e-mail, SMS, pubblicazione di contenuti di natura multimediale, trasmissioni video di particolari eventi, consultazione elettronica e possibilità di consultazioni con voto ponderato. Il tutto veicolabile via Web, televisione digitale, Wap, SMS, Umts e media tradizionali (Tv, radio, stampa).

Il consigliere, ricordando al consesso <<il costo complessivo del progetto, stimato in 980mila euro, e per il quale era stato richiesto un co-finanzimento al Cnipa e finanziato, come da notizie stampa, per 250mila euro>>, ha chiesto se è stato portato a termine, visto che <<nell’arco progettuale dovevano essere costituiti gruppi di lavoro composti da tecnici interni al partenariato e consulenti informatici esterni>>. <<Cosa è stato realizzato e come sono stati utilizzati i denari erogati?>>.

L’assessore alla semplificazione e trasparenza amministrativa e sistemi informatici Mauro Balani nell’evidenziare che il progetto iDEM si è sviluppato nel periodo 2004-2008; che dal suo termine si sono alternate tre amministrazioni e un Commissario straordinario, oltre al fatto che il dirigente, al tempo responsabile, non è più in servizio e che la società coordinatrice delle attività è in liquidazione, ha fatto presente come, <<nel corso degli ultimi anni la partecipazione dei cittadini attraverso le nuove tecnologie abbia subito notevoli evoluzioni, anche imprevedibili, in tema di ICT>>.

Il progetto, presentato dal Comune di Siena in qualità di capofila in un partenariato con le amministrazioni provinciali di Arezzo, Grosseto, Siena e i comuni di Arezzo e Grosseto si collocava in risposta al bando 2004 di sviluppo della cittadinanza digitale promosso dal CNIPA. <<La proposta progettuale – ha proseguito Balani – presentata nel 2004 ottenne un cofinanziamento CNIPA di 250mila euro, il 50% in meno rispetto la richiesta originaria e iniziò nel 2005 con la realizzazione di un ambiente web (http://www.idem.tscana.it) contenente tutti i materiali di carattere informativo sul progetto. Completato lo sviluppo tecnico fu avviata l’attività di partecipazione on line nei tre enti sviluppatori (Comune di Siena, Provincia di Arezzo, Comune di Grosseto) con l’attivazione di forum e sondaggi on line, mentre si perfezionò l’attività di riuso nella Provincia di Siena, Comune di Arezzo e provincia di Grosseto.

L’applicativo mhp (multimedia home platform) fu sviluppato con la collaborazione dell’Università di Siena e lo staff dell’assessorato regionale alla partecipazione e rimase funzionante nella fase di sperimentazione con la possibilità di erogare sondaggi online. Completata la possibilità d’interazione multicanale, oltre al web, anche con chioschi multimediali sparsi nel territorio comunale e dispositivi palmari>>.

In particolare il Comune di Siena <<ha svolto un ruolo tecnico attivo al progetto, installata la piattaforma e resa pubblica; attivato due forum on line sui temi “servizi ai disabili” e “servizi agli anziani”, realizzati e moderati con l’assessorato alle politiche sociali; attivata un’intensa campagna di comunicazione, attraverso anche una mailing list e uno spazio iDEM all’interno della newsletter del Comune oltre ad una forte collaborazione con i centri anziani; un servizio telefonico per la segnalazione di interventi per il decoro urbano, da supportare con l’utilizzo della piattaforma CMOS realizzata. Per quanto riguarda, invece, gli aspetti economici il cofinanziamento in quota al Comune di Siena è stato di 97mila euro, mentre i citati 250mila euro debbono essere riferiti al totale impegnato nel progetto dal CNIPA.

Pinassi: <<da un punto di vista politico sono estremamente insoddisfatto perché nonostante l’elencazione di grandi cose nessuno a Siena, a parte gli addetti ai lavori, ne ha mai sentito parlare. 750.000 euro il costo del progetto, per non vedere nulla durante i tre anni. Sorge spontanea la domanda che se questa è la portata dei progetti dell’amministrazione non mi sorprendo della situazione in cui si trova adesso l’Ente>>.

 

AMMONTANO A SOLI 3.194,35 EURO LE SPESE SOSTENUTE DAL COMUNE PER LA COSTITUZIONE DELLE CONSULTE ELETTORALI

Un quadro conoscitivo sullo svolgimento della tornata elettorale dell’8 giugno scorso per le 5 Consulte territoriali dei cittadini. E’ quanto ha richiesto, nella seduta odierna, Michele Pinassi (Siena 5 Stelle) <<così da avere una quantificazione dei costi della consultazione, anche in termini di spese vive sostenute per il lavoro straordinario del personale, la gestione dei locali, e le modalità di spesa del contributo riconosciuto al Comune dalla Regione Toscana>>.

<<La spesa per i dipendenti – ha risposto l’assessore al decentramento Leonardo Tafani – tra l’altro ridotta al minimo, è stata di complessivi 1.649,83 euro, in quanto tutti hanno scelto di mettere a recupero le ore lavorate e l’Ente ha pagato solo la maggiorazione oraria prevista per il festivo. L’altra, e ultima spesa, è stata quella, per 1.544,52 euro, necessaria per la stampa delle schede. Nessun costo, invece, per la gestione dei locali alla quale ha provveduto il personale in servizio ai seggi e neppure nessun contributo da parte della Regione Toscana>>.

Pinassi, nel ringraziare per la risposta, ha evidenziato come i 3.194 euro rappresentino, comunque, un costo non trascurabile per un organismo meramente consultivo.

<< Vedremo, comunque – ha concluso – cosa altro potremo fare>>.

 

L’ASSESSORE TAFANI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONI DI PORCELLOTTI SUL MALCOSTUME DI ALCUNI PROPRIETARI DI CANI
Per il decoro della città, biglietto da visita con cui Siena si presenta ai suoi cittadini e turisti, è necessario anche correggere, come ha detto Gianni Porcellotti (PD), durante la sua interrogazione <<il diffuso malcostume tra alcuni proprietari di cani che, durante le quotidiane passeggiate con i loro animali, non si curano di rimuovere gli escrementi lasciati sul suolo pubblico>>. Per il consigliere, che ha richiamato anche quanto già previsto nel Regolamento comunale, cioè l’obbligo, per i proprietari di rimuovere le deiezioni, così da evitare possibili inconvenienti igienici già lamentati da molte persone, la necessità di conoscere <<quali provvedimenti l’amministrazione intenda adottare per assicurare un’effettiva azione di prevenzione e controllo>>.
L’assessore alla tutela degli animali Leonardo Tafani, nell’informare su quanto previsto dalla normativa regionale e dall’ordinanza del 6 agosto 2013 ha evidenziato che in base a quanto disposto <<non è possibile l’installazione di cartellonistica che vieti la conduzione di cani perché possono accedere in qualsiasi area pubblica e di uso pubblico, mentre ne è vietato l’ingresso nelle aree attrezzate con giochi per bambini, qualora queste siano delimitate e segnalate con appositi cartelli posizionati a seguito di ordinanza>>. Per quanto concerne invece la raccolta degli escrementi l’assessore ha ribadito che, come contenuto nel Regolamento sulla tutela degli animali, sta al proprietario raccoglierli. <<Le azioni, poi, di verifica e controllo sul rispetto di quanto disposto sono di competenza di tutte le forze dell’ordine, in particolare della Polizia Municipale, coadiuvate dalle Guardie zoofile dell’ENPA, con la quale è stata stipulata, dal corrente anno un’apposita convenzione>>.
Il consigliere Porcellotti nel concordare con quanto risposto dall’assessore ha rimarcato, però, la problematica della presenza dei cani senza guinzaglio, soprattutto nel centro storico e, quindi, la difficoltà di risalire ai proprietari. <<Con la mia interrogazione – ha proseguito – non ho voluto certo criminalizzare nessuno, tanto meno gli animali, semplicemente sensibilizzare e stimolare maggiore senso civico>>.

 

LA RISPOSTA DI VEDOVELLI ALLA RICHIESTA DI RENDICONTAZIONE, AVANZATA DA FALORNI, SULL’INIZIATIVA ALLA “RICERCA DEL BUONGOVERNO”

<<L’iniziativa “Alla ricerca del Buongoverno”– ha detto l’assessore alla Cultura Massimo Vedovelli, rispondendo all’interrogazione di Marco Falorni (Impegno per Siena), è stata finanziata con due contributi annuali della Fondazione e uno della Banca MPS per 700mila euro di cui ne sono stati utilizzati 684.515>>.
L’assessore ha palesato al consesso come, nella sua percezione soggettiva, l’iniziativa si colloca <<nella notte dei tempi>> e non per i quattro anni intercorsi, bensì per le diverse disponibilità di risorse allora a disposizione.
Un appuntamento annuale, su più giorni, tenutosi, dal 2007 al 2010. <<Quattro edizioni – come ha precisato Falorni – con un calendario fitto di eventi, in vario modo culturali, molto diversi: dai convegni con ospiti di livello nazionale e internazionale alle conferenze e videoconferenze; dagli spettacoli di danza ai concerti e alle mostre che hanno comportato spese, non solo legate all’organizzazione delle varie giornate ma anche quelle per l’ospitalità, anche alberghiera, dei vari protagonisti venuti da fuori città, quelle promozionali e di rappresentanza con cene e rinfreschi>>. <<Costi – ha proseguito il consigliere – coperti in parte con contributi di sponsor privati e in parte con risorse del Comune>>. Per questo la richiesta di conoscere la spesa sostenuta complessivamente per l’organizzazione e, il suo frazionamento per le quattro edizioni con la specifica di quanto introitato attraverso gli sponsor e quanto a carico diretto del bilancio comunale. Falorni ha, inoltre chiesto di conoscere <<il giovamento tratto dall’Amministrazione per individuare e applicare delle buone pratiche di buon governo. E se, a beneficio delle prossime amministrazioni, è rimasta traccia del lavoro svolto per ricevere le pratiche virtuose di governo, per esempio se sono stati pubblicati gli atti dei convegni>>.
Andando nel dettaglio delle spese l’assessore ha informato che nel 2008 a fronte di 350mila euro di contributo sono stati spesi 341.268,51; l’anno successivo dei 150mila a disposizione ne sono stati usati 149.547,57, mentre, nel 2010, sono stati spesi € 193.699,18. <<Ritengo – ha proseguito – anche se non sono stato in grado di acquisire dati precisi che il Comune sia intervenuto in modo molto marginale a livello finanziario e solo per spese generali: non esiste, a mia conoscenza, un apposito capitolo di bilancio relativo all’iniziativa in questione. Dato che dei contributi esterni è stata utilizzata una quota molto elevata, ma che comunque l’ammontare complessivo non è stato superato, ritengo anche che la quota di finanziamento sia consistita nella parte relativa alle strutture usate per le diverse iniziative: apertura, gestione, costo del personale ecc.>>. Come ha dichiarato <<sicuramente sono stati pubblicati i cataloghi delle mostre, ma al momento non ho a disposizione altre eventuali pubblicazioni, farò effettuare una verifica nella biblioteca comunale>>.
Massimo Vedovelli nel dichiarare positiva l’idea di un filo conduttore di senso legato all’affresco presente in Palazzo pubblico, in grado di richiamare la consapevolezza identitaria dei cittadini e, quindi, contribuire all’iniziativa in questione, ha affermato come <<il forte senso del buon governo sia un segnale di speranza per chiunque abbia responsabilità di governo, in ogni istituzione e a ogni livello>>.
Marco Falorni, nel dichiararsi tutt’altro che soddisfatto perché la risposta ottenuta <<conferma l’enormità delle cifre spese per manifestazioni puntate più sull’effimero che sul concreto>>, ha espresso <<meraviglia sul fatto che non esistano gli atti a rendicontazione delle varie iniziative così come l’entità del denaro speso direttamente dal Comune>>.

 

APPROVATE MODIFICHE AL REGOLAMENTO DELLA TASI: DAL 3,1 AL 2,7 PER MILLE SULLA PRIMA CASA

Approvate dall’assemblea consiliare, nella seduta di ieri, 4 settembre, alcune modifiche al regolamento per l’applicazione del tributo per i servizi indivisibili (TASI), la cui aliquota è stata abbassata dal 3,1 al 2,7 per mille. Le modifiche sono state necessarie dopo l’emanazione di una circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze contenente chiarimenti su detto tributo.

La TASI, finalizzata all’erogazione e alla fruizione dei cosiddetti “servizi comunali indivisibili”, fondamentali per il welfare comunale, si attesterà per il 2014, al 2,7 per mille.

Di questo abbassamento beneficeranno tutti i nuclei familiari residenti a Siena in case di proprietà ma, in una logica di maggiore equità, saranno escluse le abitazioni di lusso.

Rimangono inalterate le detrazioni per la TASI, già deliberate in precedenza, al fine di garantire sgravi ai nuclei familiari meno abbienti: per le abitazioni con rendita catastale totale (incluse le pertinenze) fino a 1.200 euro, la detrazione è di 50 euro; è prevista inoltre una detrazione di 25 euro per ogni figlio di età inferiore a 26 anni e residente nell’unità immobiliare, quando la rendita catastale è inferiore a 1.500 euro.

L’esenzione totale dalla TASI è, invece, prevista per i contribuenti con reddito imponibile IRPEF non superiore a 10.000 euro, se la rendita catastale totale dell’abitazione è inferiore a 500 euro.

Nei prossimi giorni il Comune renderà disponibile sul proprio sito web le istruzioni e la possibilità di calcolare on -line il tributo. La scadenza del saldo TASI è confermata per il 16 dicembre, in tale occasione i contribuenti eseguiranno il saldo dell’imposta con la nuova aliquota detraendo quanto già pagato in acconto.

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