Non esistono più i ladri di una volta, quelli con il grimaldello e il passamontagna, e di un ingegnoso tipo di truffa sono stati vittime anche i senesi nella scorsa settimana. Stiamo parlando di clonazione del bancomat, un raggiro di cui si è già sentito parlare negli anni, ma che purtroppo negli ultimi tempi ha visto un’impennata e una vera e propria professionalità. Ci ha spiegato stamane come si sono ingegnati i malviventi il funzionario e tecnico della Polizia Postale di Firenze, Gianluca Massettini: «di pari passo con le nuove misure di sicurezza ad opera delle banche si sono affinate le tecniche criminali; sono tre tipologie di truffe che vengono effettuate, due tramite l’introduzione di skimmer all’interno degli atm oppure all’interno dei pos di qualsiasi esercente commerciale; un terzo tipo che sta prendendo piede è invece la clonazione attraverso le carte contactless che sfrutta la tecnologia rift». Fortunatamente esistono delle precauzioni per difendersi da questi furti: «questi tipi di alterazione devono essere fatti preventivamente attraverso la lettura delle bande magnetiche, c’è la possibilità che siano effettuate da dipendenti infedeli, dunque bisogna sempre sospettare se la carta viene presa e allontanata in una stanza diversa, perché c’è la possibilità che sia strisciata in un altro pos nascosto e alterato. Inoltre non bisogna mai gettare le ricevute e attivare il servizio Alert sms per avere sotto controllo le transazioni in entrata e in uscita».