Nel 2024 gli stabilimenti europei della Whirlpool, incluso quello di Viale Toselli a Siena (più altri quattro in Italia, tre in Polonia e uno in Slovacchia e Regno Unito) diventeranno per tre quarti dei turchi di Arçelik. Lo ha svelato ieri la multinazionale statunitense, che ha annunciato una joint venture tra i due colossi degli elettrodomestici, con Arçelik che controllerà il 75% e Whirpool la restante parte (il potenziale fatturato nell’area Europa, Medio Oriente e Africa sarà di 6 miliardi di dollari).
Il closing dell’affare richiederà diversi mesi – deve passare al vaglio dell’antitrust Ue – e quindi per quest’anno tutto rimarrà invariato: nel 2023 a Siena è confermata la produzione di 400mila congelatori, gli stessi numeri dello scorso anno (ma in calo rispetto al 2021) e un investimento di oltre un milione di euro. Ieri la direzione dello stabilimento di Viale Toselli ha tranquillizzato i 300 dipendenti, ma resta lo stato di allerta dei sindacati, preoccupati per possibili tagli alla forza lavoro e per il fatto che Siena perderà un primato: non sarà più l’unico sito a produrre congelatori (Arçelik li produce già in Turchia). I sindacati hanno chiesto un incontro al ministero delle Imprese e del made in Italy, perché si faccia garante dell’accordo tra le due società. La prossima data da tenere a mente è il 3 febbraio, quando si terrà l’incontro tra sindacati e vertici aziendali.
“E’ necessario che il Governo, nell’incontro richiesto dal ministro Urso con l’azienda, ottenga garanzie occupazionali e industriali sia da Whirlpool che da Arçelik, prima della costituzione della nuova società – interviene il Senatore del Partito Democratico Silvio Franceschelli – L’azienda deve chiarire se il piano industriale prevede il mantenimento degli attuali asset produttivi e occupazionali. I 4700 lavoratori, tra dipendenti e centri di ricerca, compresi i 300 dello stabilimento di Siena non possono legare la conoscenza del proprio futuro occupazionale alle logiche della finanza”. “A questo proposito auspico la richiesta delle organizzazioni sindacali della convocazione urgente di un tavolo ministeriale, trovi immediata risposta. Il Governo, da un lato, confermi con i fatti che l’elettrodomestico rappresenta un settore manufatturiero strategico per il nostro Paese; dall’altro, riceva le necessarie garanzie sul mantenimento degli attuali posti di lavoro” aggiunge Franceschelli.
“Lo stabilimento di Siena, ha dato nel tempo prova di dedizione e le comunità di riferimento, sindacati ed enti locali, hanno accompagnato con interlocuzioni e risorse concrete le cicliche evoluzioni del punto produttivo e del suo indotto” – aggiunge il Senatore. – La revisione strategica delle attività produttive nell’area EMEA non comprometta in alcun modo la capacità produttiva dell’impianto senese e i suoi livelli occupazionali” conclude Franceschelli.