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Volley femminile: Cus Siena non brilla ma batte Arezzo

Dopo un mese e mezzo abbondante di silenzio, dovuto sia alle numerose partite fuori casa, sia all’assenza di chi scrive, sia alla pausa natalizia, torniamo ad occuparci, nel girone B del campionato di serie C toscano di volley femminile, del CUS Siena che, alla ripresa del campionato, ha battuto, tra le mura domestiche del PalaCorsoni, l’88 Chimera di Arezzo per 3-1 (25-19, 21-25, 25-14, 25-20). Che cosa è successo in questo periodo di tempo? Cose molto positive, visto che la squadra ha superato d’autorità trasferte assai impegnative a Castelfiorentino (Ghizzani), San Francesco di Pelago (Tecnoalarm) e Firenze (Liberi e Forti), contro compagini che occupano tutte la parte alta della classifica, e adesso sta col fiato sul collo al Campi Bisenzio, prima in graduatoria, che la precede di un solo punto. Il CUS dimostra di aver acquisito una solidità di gruppo e una fluidità di gioco che fanno ben sperare per il prosieguo della competizione, considerata anche la giovane età delle protagoniste.
Fanno ben sperare, appunto, perché il rientro in campo dopo le feste (ci auguriamo vivamente sia colpa dei troppi dolci), al di là di quanto dica il risultato, non è stato brillantissimo. Giocando una partita non proprio entusiasmante, il CUS Siena ha faticato più del dovuto a piegare una squadra che occupa la parte bassa della graduatoria e che sulla carta non avrebbe dovuto creare eccessivi problemi. Invece le ragazze senesi, che presentavano al centro Chiara Pucci al posto della capitana Livia Mazzini, dopo un primo set condotto in porto abbastanza agevolmente (anche se la frazione è stata in equilibrio per buona parte della durata), si sono smarrite, e in una saga di errori, incertezze e distrazioni (mettiamoci, per onestà, anche una migliorata prestazione delle aretine) hanno perso malamente il secondo, facendo quasi temere il peggio. Soprattutto il CUS non trova la misura in attacco, nonostante il gioco al centro funzioni discretamente (molto efficace Francesca Bandini come al solito) e la battuta tesa metta in difficoltà la ricezione avversaria. Anche gli altri due set sono stati punteggiati da una discreta mole di errori da entrambe le parti (i numeri si equivalgono: 8 aces a 5 e 8 muri punto a 6 per le cussine) e alla fine si può dire che ha vinto chi ha trovato maggiore concentrazione e sbagliato meno, con una buona prova di Chiara Costagli che nel quarto set ha sostituito Matilde Giardi. Sarà bene rientrare subito in condizione perché sabato 17 si va a Calenzano, un’altra piazza che definire ostica è un eufemismo, contro la quarta in classifica, e poi a seguire, il 24, ultima partita del girone di andata, in casa con la capolista Campi Bisenzio. Due partite, un bel banco di prova, non c’è alcun dubbio.

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