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Viola chiede un socio strategico per Banca Mps

Fabrizio Viola invoca un socio strategico per il Monte dei Paschi. Lo fa a piazza Affari durante un convegno. “Dopo l’aumento di capitale l’azionariato è frazionato – ha detto l’ad della banca senese – e questo rende difficile, in un momento di profonda trasformazione, condividere un percorso che necessita di investitori con un’ottica di lungo periodo”.

L'ad di Banca Mps Fabrizio Viola
L’ad di Banca Mps Fabrizio Viola

Sarà per questo che il mondo finanziario da giorni parla di possibili aggregazioni o fusioni in arrivo per Mps. “Il significato tra le due parole è simile – ha spiegato Roberto Renò docente di matematica finanziaria all’Univerità di Siena ad Antenna Radio Esse -, si tratta solo di capire se interessato al Monte dei Paschi sarà un grande gruppo bancario ed allora sarà fusione, oppure se ci sarà una aggregazione con un’altra banca di piccole o medie dimensioni. Ad oggi nella banca non c’è un’azionista con una chiara maggioranza, c’è il patto di sindacato che detiene il 9%, però con la nuova ricapitalizzazione potrà scendere se non parteciperà all’aumento e comunque non avrà la maggioranza assoluta. Lo scenario è destinato a cambiare: con la nuova ricapitalizzazione scalare il Monte sarà facile, con pochi soldi si potrà avere il 30-40% delle azioni ed essere il socio di riferimento. Credo ci sia interesse perchè nonostante la banca abbia un orrendo pregresso, ha possibilità di produrre reddito e quindi è interessante. Visto che i colossi italiani non hanno manifestato interesse, è probabile che sia un gruppo straniero a decidere di investire nella banca senese e in quel caso a decidere di mantenere a Siena l’operatività, avvalendosi anche del forte legame con il territorio che la banca ha costruito negli anni. E’ sicuro comunque che l’attuale Monte dei Paschi non è più quello di 3 anni fa”.

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