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Vino: il Chianti parte per l’Asia. Parteciperà al primo Prowine di Hong Kong

Ci sarà anche il Consorzio Vino Chianti alla primissima edizione del Prowine organizzata a Hong Kong in programma dall’8 all’11 maggio. Un appuntamento atteso da tutto il settore vitivinicolo per una manifestazione internazionale per la prima volta organizzata all’interno della fiera biennale alimentare Hofex che avrà un padiglione interamente dedicato al vino.

Il Consorzio avrà a disposizione uno stand di 192 metri quadri, 41 aziende partecipanti per un totale 327 etichette in degustazione: 255 tra i banchi aziendali e 72 etichette sul bancone istituzionale. Il 10 maggio il Consorzio curerà un seminario sulla Denominazione riservato alla stampa e agli operatori del settore accompagnato dal primo seminario interamente dedicato al Chianti Superiore d.o.c.g., con 6 diverse etichette.

Il 15 maggio il Consorzio partirà alla volta di Singapore, sarà una seconda volta dopo la prima esperienza maturata nel 2015. Una trasferta dedicata a incontri b2b con buyer locali e buyer provenienti da Paesi limitrofi: Cina, Vietnam, Filippine, Indonesia, Tailandia, Laos, che avranno la possibilità di conoscere 138 etichette diverse appartenenti a 25 aziende. Per l’occasione è stato organizzato un seminario con degustazione orizzontale di Chianti d.o.c.g. Riserva 2013.

Infine, e anche in questo caso si tratterà di una nuova tappa in assoluto per il Consorzio, il 17 maggio il Chianti è atteso a Seoul con 26 aziende partecipanti e 145 etichette. In programma un seminario con degustazione mista di Chianti d.o.c.g Annata, Superiore, Riserva, Vin Santo.

Secondo Wine Monitor, l’Osservatorio del Vino di Nomisma, nel corso di un decennio, l’import di vino nel continente asiatico è passato da 1,7 a 6,4 miliardi di euro, arrivando così a pesare per il 21,5% sulle importazioni mondiali. Di questi 6,1 miliardi quasi l’80% fa riferimento a Giappone e Cina. Con oltre 21 milioni di ettolitri, la Cina rappresenta uno dei primi mercati al mondo per consumi di vino con un incremento fra il 2014 e il 2015 del 10% (+44,7% rispetto al 2010). Oggi rappresenta circa l’11% del consumo mondiale. Più in generale, l’Asia pesa ormai per il 6,5% nell’export vinicolo italiano (contro il 4,6% di dieci anni fa) e rappresenta un importante mercato di sbocco per i vini rossi della Toscana: nel 2016, l’export nel continente di questa categoria ha superato i 42,2 milioni di euro, vale a dire l’8% di tutte le esportazioni dei vini rossi Toscani, con una crescita che solo negli ultimi quattro anni è stata del 186%.

“L’Asia come confermato dai numeri, è l’area di maggiore interesse per lo sviluppo del mercato del vino – spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – con un incremento esponenziale di consumi negli ultimi anni. Per questo motivo il Consorzio sta investendo con sempre maggiore convinzione su questo territorio con la consapevolezza che stiamo la lavorando per il futuro dell’intera Denominazione. Le aziende sono consapevoli di questa opportunità che il mercato asiatico rappresenta e non possiamo rischiare di non coglierla facendoci trovare impreparati”.

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