E’ la Toscana a dettare le prime regole per rendere effettiva la recente sentenza della Corte Istituzionale, che dà di fatto la legalità alla fecondazione eterologa. E’ stata infatti approvata una delibera che riporta le linee guida per accedere a questo trattamento. Le direttive, come spiega l’assessorato alla Sanità, prevedono l’adozione di iniziative necessarie per rispettare tracciabilità, anonimato e privacy al fine di garantire che le donazioni avvengano attraverso protocolli medico-sanitari rigorosi e si assicuri piena ed effettiva gratuità delle donazioni per scongiurare così rischi di commercializzazione. “E’ un grande successo per le coppie italiane…private fin’ora da una legge ingiusta…”, queste le parole del Dott. Vincenzo De Leo, responsabile del centro procreazione assistita del Policlinico Le Scotte, intervenuto questa mattina in diretta ad Antenna Radio Esse. Ora però bisogna pensare alla applicabilità dell’eterologa nel nostro ospedale, che al momento, come spiega sempre De Leo, non è in condizioni di poterla attuare. Mancherebbe, in primis, personale che si occupi dell’aspetto biologico e embrionale, ma anche di locali e addetti al controllo per evitare possibili errori, di cui anche la cronaca recente ci ha fornito esempi. L’ospedale di Siena è all’avanguardia sulla creazione di una banca dati dei gameti, ma per poter procedere con questo tipo di fecondazione ci vuole uno sforzo in più per dare maggiori garanzie a chi desidera ricorrere a questo titpo di fecondazione.
Via libera alla fecondazione eterologa in Italia, la Toscana in prima linea
29 Luglio 2014
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