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Valentini sul rimpasto di giunta: “Nessun provvedimento punitivo nei confronti di Mazzini”

“La giunta sta lavorando bene, abbiamo solo risuddiviso alcune deleghe”, così il sindaco Valentini ha spiegato ai microfoni di Antenna Radio Esse la decisione di spostare alcuni incarichi da uno all’altro assessore come quella al Palio, che viene tolta a Paolo Mazzini per essere affidata a Balani. “Mazzini è una persona che stimo e con cui mi trovo bene, sta facendo un lavoro delicato nel settore opere pubbliche. E’ inutile negare che abbiamo avuto divergenze di vedute sulle sanzioni del Palio. Ho fatto un aggiustamento che non deve essere considerato punitivo ma di allineamento tra le valutazioni che la giunta ha espresso e le sue proposte”.
A proposito di Palio, il sindaco ha raggiunto l’accordo con i proprietari per l’affitto del terreno di Mociano. Poco il risparmio strappato alla famiglia: per far correre i cavalli nella pista realizzata dal Comune anni fa, si pagherà (rispetto al 2014) il 20 per cento in meno rispetto al passato, circa 23 mila euro. “Il mondo del Palio ritiene indispensabile avere due piste per preparare i cavalli, quella di Mociano dove si svolge un tipo di lavoro e quella di Monticiano dove si fanno vere corse. Comunque sul Palio non si spende mai troppo quando la sicurezza e l’affidabilità vale per la tutela dei cavalli”.
Tornando alle deleghe, Valentini ha aumentato le sue competenze assumendo la delega al Santa Maria della Scala e alla pianificazione. “Ho deciso di seguire questi due obiettivi che sono 2 priorità per il futuro, sappiamo l’importanza dello sviluppo dell’antico Spedale che ora ha un direttore generale con cui impostare le linee strategiche. L’altro punto è la scadenza del regolamento urbanistico vigente e la riprogrammazione che vogliamo fare riducendo i volumi previsti in passato nel vecchio regolamento perchè erano esagerati”. Il sindaco nel corso della trasmissione radiofonica ha commentato anche la sentenza nei confronti di Antonio Vigni, ex direttore generale di Banca Mps. “Questa sentenza dimostra che si fa sul serio, che Siena non dimentica quanto accaduto, soprattutto non dimentica il Comune, abbiamo esortato la Fondazione a non smettere sull’azione di responsabilità, lo abbiamo chiesto ripetutamente e siamo stati i soli a farlo tra gli organi nominanti, che sono 14.
Noi vogliamo che si arrivi fino in fondo e questa è la miglior sentenza, anche se ci vorrà del tempo prima che diventi esecutiva e coinvolga anche gli altri “protagonisti del male”.
La fondazione vuole molti soldi da chi ha contribuito ad impoverire il suo patrimonio; io vorrei che i responsabili venissero perseguiti sul piano penale, ma vorrei anche riportare a casa un po’ di soldi da investire nella città”.

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