A seguito della pubblicazione dell’intervista a Giovanni Galli sul sito del Siena club “Fedelissimi”, il sindaco Bruno Valentini presenta le seguenti dichiarazioni:
<<Ho letto con sconcerto le dichiarazioni di Giovanni Galli relativamente alla mia decisione di affidare la rinascita del calcio senese alla società che ha come principale esponente Antonio Ponte. Respingo con fermezza l’illazione che abbiano prevalso non meglio precisate ragioni di ordine politico rispetto a una valutazione oggettiva e di merito sulle tre proposte presentate per il nuovo Siena>>.
<<Premesso che mercoledì – prosegue il sindaco – non mi sono incontrato direttamente con i rappresentanti della “cordata” a cui fa riferimento il sig. Galli perché ieri era il giorno nel quale avrei valutato solo proposte scritte e circostanziate, il progetto prescelto è in assoluto il migliore e il più rispondente ai requisiti di serietà e affidabilità di cui devo farmi garante nei confronti della FIGC ai fini dell’iscrizione al Campionato Interregionale 2014-2015. Non metto in discussione l’esperienza e la qualità di Giovanni Galli come direttore tecnico, ma preciso che quello che ci interessava in questa fase era soprattutto la composizione e l’affidabilità della compagine societaria>>.
<<Al contrario della proposta prescelta – aggiunge Valentini – l’opzione che è stata scartata non contiene alcuna indicazione significativa in merito alle politiche da mettere in atto nel prossimo triennio, come la promozione del settore giovanile, un forte orientamento all’aggregazione sociale e alla lotta contro ogni forma di discriminazione, il coinvolgimento della tifoseria nel capitale di rischio della società, l’auspicio di futuri soci di minoranza auspicabilmente senesi, il completamento degli impianti sportivi di Taverne d’Arbia, l’eventuale ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi. In riferimento al business plan, inoltre, il progetto di Antonio Ponte non solo è il più dettagliato, ma anche il più cospicuo, poiché vale oltre 4 milioni e 700 mila euro nell’arco del triennio, superiore a entrambe le proposte alternative presentate all’Amministrazione Comunale>>.
<<In conclusione – afferma il primo cittadino – come abbiamo già dichiarato, per la prima volta dopo parecchi anni la proprietà della società alla quale viene affidata la massima espressione del calcio senese è stata selezionata solo in base a criteri di credibilità e rispondenza a quanto richiesto dalla FIGC, escludendo ogni possibile ingerenza politica che tanto male ha fatto allo sport e alla città di Siena. Siamo comunque felici di aver riscontrato interesse intorno al progetto del calcio a Siena, nella speranza che l’iscrizione alla serie D sia solo l’inizio di una nuova fase che sappia consolidare e attrarre l’amore verso uno sport pulito e partecipato, che sia anche motore economico oltre che fattore di crescita e aggregazione sociale. Sempre e di nuovo forza Robur!>>.