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Valentini dopo l’incontro Scaramelli-Piccini: “Le ipotesi sul Santa Maria mi fanno ridere”

Non ti curar di loro ma guarda e passa… sembra prendere spunto dalla celebre frase della Divina Commedia il sindaco Valentini, che snobba l’incontro politico Scaramelli-Piccini e si concentra sugli impegni della settimana. “Mentre la gente parla, noi abbiamo da lavorare”. Ha detto stamani ai microfoni di Antenna Radio Esse raccontando dei colloqui fatti la sera prima con i candidati a direttore del Santa Maria della Scala. Oggi sarà concentrato sulla Festa di Sant’Ansano, poi con i pellegrini della Francigena e nel fine settimana sarà a Parigi quale delegato dell’Anci alla conferenza sul clima. Insomma Valentini segue l’agenda e non ascolta gli avversari anche gli tira qualche frecciata. “Le ipotesi sul Santa Maria mi fanno ridere – ha detto riguardo alle idee di Piccini sul rilancio dell’Antico Spedale – più che ‘ricette’ le loro mi sembra la fiera delle banalità. Ci sono accordi specifici con la regione che riguardano un investimento nell’ospedale (100 mln di euro) e il piano cultura. Non aspettiamo che la regione giri alla città i soldi promessi, che Siena utilizzerà non solo per se stessa, ma anche da una parte per dare all’area vasta Toscana Sud un ospedale di eccellenza e dall’altra per progetti che mettano la valorizzazione dei beni culturali ed il turismo sostenibile al centro del rilancio della città, ma anche di politiche che servano a tutta la Toscana: dopo Firenze vogliamo caratterizzarci come area che produce cultura e che sia da guida per tutta la regione.
Per quanto riguarda il Santa Maria della Scala, se l’idea per rilanciarlo è quella della biblioteca o della fototeca che sono dentro mi piego in due dalle risate. Molto concretamente ieri sera sono stato in comune fino alle 9 per i colloqui per il nuovo direttore. Fino all’anno scorso il Santa Maria era aperto perchè c’erano dei contributi straordinari prima della Fondazione Mps e poi della Regione, quest’anno non ha mai chiuso, siamo riusciti a trovare le risorse pubbliche e private per tenerlo aperto e lo sarà sempre. Tra l’altro quest’anno c’è stato un incremento degli ingressi del 50 per cento”.
“Domani mattina in occasione del passaggio dei Pellegrini inaugureremo, insieme al presidente della Provincia Fabrizio Nepi un altro percorso pedonale della Francigena, sulla parte terminale della strada di Certosa, passa da Renaccio e si dirige verso la Valdarbia, ricordando un’altra esperienza nel 1600, quando, in occasione di un altro giubileo, Siena fu protagonista di un altro cammino dei pellegrini.
In occasione dell’evento mondiale del Giubileo vogliamo che Siena sia al centro di un progetto culturale, ma anche di una attrattività legata al turismo religioso, al turismo lento, del camminare o del muoversi in bicicletta lungo le antiche vie”.

Oggi si festeggia Sant’Ansano ed è di solito anche l’occasione per fare un bilancio dell’annata paliesca. Quella appena conclusa è stata piuttosto complicata… “E’ stata un’annata piuttosto turbolenta – conferma il sindaco – ma alla fine Siena, il palio e le contrade ne sono uscite bene. Prima di tutto dobbiamo saper aurogovernarci: se ci sono responsabilità e lucidità non dobbiamo nè temere gli attacchi mediatici esterni, nè la scomposta inizitiva di uno sparuto numero di animalisti, nè la tentazione della giustizia ordinaria di invadere un campo nostro.
C’era molta attesa sulle sanzioni, abbiamo cercato di essere nè troppo severi nè troppo indulgenti, soprattutto in linea con le relazioni dei deputati della Festa. Non possiamo valutare le sanzioni alla luce di quello che abbiamo visto, di quello che ci è sembrato di vedere o dalle denunce unilaterali di questa o quella contrada. Si parte da quanto scrivono i Deputati della Festa”.

Valentini a Parigi

“Non è certo un appuntamento per fare passerella, ma impegno serio. C’è molto allarme, ci sono delle prese di coscienza importanti ma in generale i governi non stanno assumendo le decisioni che servono e soprattutto non rispettano le decisioni prese.
Come sindaci dobbiamo gridare forte il dissenso per la lentezza con cui il governo e le regioni procedono negli atti di programmazione,perchè i sindaci hanno alla fine degli strumenti spuntati, possiamo
come sindaci possiamo ridurre la circolazione con dei provvedimenti di emergenza, ma sono dei palliativi, dobbiamo incidere sulle cause. Anche a Siena, quando propagandiamo l’uso di bici o a camminare invece della macchina, non lo facciamno perchè è una tendenza radical chic. Lo facciamo perchè Siena è una delle città con più mezzi a motore, abbiamo circa 1000 tra auto e motorini. La vivibilità della città sarà tutelata se riusciamo a ridurre la circolazione di auto”.

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