Tornano le sedute vaccinali dell’Asl Toscana sud est dedicate in particolare ai cittadini stranieri, con l’obiettivo di colmare quella differenza che ancora rimane con gli italiani nell’accesso alla vaccinazione anti-Covid. Domenica 24 e domenica 31 dalle 14.30 alle 19.30, al centro allestito all’ex pronto soccorso del policlinico Santa Maria alle Scotte, si terranno due sedute con la presenza di cinque mediatori culturali in grado di dialogare in russo-ucraino, albanese, inglese-francese, urdu-punjabi, arabo-francese, presenti grazie al progetto europeo Icare. Un supporto essenziale per aiutare persone che devono superare in primo luogo barriere linguistiche per compilare la documentazione necessaria e interloquire con gli operatori sanitari
In provincia di Siena è vaccinato circa il 66 per cento della popolazione straniera, con un divario di oltre venti punti rispetto a quella italiana. Una differenza che però si è sensibilmente accorciata rispetto ad agosto, quando gli italiani erano già oltre l’ottanta per cento e gli stranieri si attestavano poco sopra il cinquanta per cento. Un aiuto è arrivato anche dalla campagna di sensibilizzazione a tappeto promossa dall’Asl Toscana sud est, in collaborazione con tutti i soggetti istituzionali, le associazioni di volontariato, le organizzazioni non profit, che si è tradotta in due iniziative specifiche (sempre al policlinico senese e al centro vaccinale di Colle Val d’Elsa) ma anche in un’opera di informazione capillare che ha dato i suoi frutti.
C’è comunque da compiere un ulteriore balzo in avanti per incrementare questi numeri ed è per questo che tornano le sedute specifiche ad accesso libero, con la presenza dei mediatori culturali.
“Il nostro obiettivo è vaccinare tutti coloro che vivono sul territorio – commenta il direttore generale dell’Asl Toscana sud est, Antonio D’Urso – .Ci siamo posti il problema dei cittadini stranieri in relazione alle loro oggettive difficoltà linguistiche e nei percorsi informatici per accedere ai portali per le prenotazioni. Le soluzioni sono stati gli accessi diretti e il coinvolgimento delle comunità e delle associazioni, i risultati sono stati confortanti ma ora bisogna proseguire su questa strada”.
“Questa fase della vaccinazione ha messo ancor più in evidenza quanto la comunicazione, il rapporto umano, la consapevolezza siano ingredienti fondamentali per una buona riuscita – dichiara il direttore sanitario dell’Asl Toscana sud est, Simona Dei –. Con questa popolazione è stato determinante il lavoro di équipe fra sanitari, mediatori culturali e figure di riferimento delle comunità straniere: a tutti loro il mio grazie più sentito per ciò che insieme abbiamo raggiunto e per le prossime tappe tuttora in corso”.
“Ci sono gruppi di popolazione più difficili da raggiungere con programmi di prevenzione, per i quali occorre superare la barriera linguistica e costruire fiducia – spiega Stefania Magi, responsabile della Medicina interculturale dell’Asl Toscana sud est –.Per questo oltre a ringraziare i colleghi, le istituzioni e le associazioni che hanno collaborato al buon esito di questa campagna, uno speciale ringraziamento va ai singoli cittadini stranieri che sono diventati punto di riferimento per molti connazionali, invitandoli a vaccinarsi con fiducia e consentendo di raggiungere molte persone”.
L’accesso al centro al policlinico delle Scotte sarà libero fino al raggiungimento del numero massimo di dosi previste per la seduta: i cittadini stranieri devono presentarsi con un documento di riconoscimento e la tessera sanitaria. Chi non possiede quest’ultima, può esibire i certificati Stp (Straniero temporaneamente presente) oppure Eni (Europeo non iscritto). In caso di mancata disponibilità di questi certificati, sarà comunque sufficiente il documento di riconoscimento. Saranno presenti sul posto anche moduli già stampati in otto lingue per l’anamnesi e che è possibile già scaricare e compilare dalla pagina web https://www.uslsudest.toscana.it/coronavirus-informazioni-per-i-cittadini-stranieri.