Le ipotesi di revisione dell’accesso ai corsi universitari e il rilancio dell’Università italiana sono stati al centro dell’audizione presso la Commissione cultura della Camera alla quale ha partecipato, questa mattina a Roma, la vice presidente della Regione Monica Barni nella sua veste di coordinatrice degli assessori all’Università nella Commissione istruzione e lavoro della Conferenza delle Regioni. Insieme a lei anche l’assessore alla cultura della Regione Calabria Maria Francesca Corigliano.
“Rimuovere il numero chiuso non risolverebbe i problemi strutturali dell’università italiana – ha detto Monica Barni – ma peggiorerebbe ulteriormente una situazione già in sofferenza. Più che concentrarci sulla cancellazione del numero chiuso, sarebbe invece fondamentale rendere i test di accesso validi e affidabili e davvero idonei a mettere in luce conoscenze e attitudini degli studenti”.
Nel corso del suo intervento Monica Barni ha riassunto dati e studi che testimoniano la situazione di difficoltà che vive l’università italiana, con imprese che investono poco in ricerca e innovazione, da una parte e, dall’altra, un ritardo nella disponibilità di risorse umane qualificate con alti livelli di conoscenza e con elevate capacità di apprendimento.
“In questo quadro – ha spiegato ancora – occorre quindi interrogarsi sull’impatto negativo che le proposte di legge in materia di accesso ai corsi universitari potrebbero avere sul sistema”.
Università, Barni: “Non si risolvono i problemi abolendo il numero chiuso”
