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UniSi: bilancio in utile per 4,7 mln di euro. Frati: “Risanamento completato, ora pensiamo al rilancio”

Bilancio in attivo per 4.7 milioni di euro per l’Università di Siena, che può dirsi fuori dalla crisi e può guardare adesso ad una fase di sviluppo. “Siamo molto soddisfatti – ha commentato il Rettore Francesco Frati nella presentazione -, questo è il quarto anno consecutivo che chiudiamo con un utile, per di più un utile molto importante. Devo ringraziare per il lavoro fatto il precedente Rettore Riccaboni e il consiglio di amministrazione, perchè i risultati che presentiamo oggi sono il frutto di un impegno della gestione 2016 che per 10 mesi su docici hanno guidato loro. Questi dati dimostrano che l’Ateneo ha concluso la sua fase di risanamento e può guardare ora con grande ottimismo alla fase di consolidamento, di rilancio e di sviluppo, perchè è proprio il continuo sviluppo che si chiede all’Università. L’università deve rinnovarsi continuamente, adattarsi alle esigenze di una società che cambia, noi lo vogliamo fare avendo ora il sostegno di un bilancio in equilibrio, anche se permane la preoccupazione delle risorse che vengono dal ministero e che negli ultimi anni hanno subito una flessione notevole”.

Grande attenzione è stata riservata anche a chi studia all’Università di Siena. “Rispetto al 2015 – ha evidenziato Frati – l’Ateneo ha visto un incremento della spesa per servizi agli studenti, passata da 20,2 mln€ del 2015 ai 21,3 mln€ del 2016. Abbiamo aumentato il numero delle borse per contratti di formazione nelle specializzazioni mediche, delle borse di ricerca post-laurea e delle borse di studio Erasmus”.

“Il susseguirsi di utili di bilancio – ha spiegato il Rettore – ha consentito anche di abbattere il deficit patrimoniale, eredità di un passato ormai lontano, che si è ridotto a soli 6,5 mln di euro (a fronte dei 38 mln€ di partenza) e che si avvia ad essere definitivamente riassorbito nel giro di qualche anno”.

“A valorizzare questi risultati – ha proseguito – contribuisce anche il fatto che essi sono stati ottenuti in un periodo di costante flessione del Fondo di Finanziamento Ordinario ministeriale, ridottosi, anche quest’anno, dello 0.68%”.

L’illustrazione del bilancio ha offerto al rettore Frati l’occasione per focalizzare le prospettive future dell’Ateneo senese. “Abbiamo varato il Piano di sostegno alla ricerca – ha ricordato – con l’obiettivo di supportare le attività dei ricercatori, riattivare il reclutamento di assegnisti di ricerca su fondi di bilancio e stimolare la partecipazione dei ricercatori ai bandi competitivi europei e nazionali. In un’ottica strategica di potenziamento della ricerca, oltre alla nomina del dirigente di area, vi sarà il potenziamento della struttura amministrativa e la costituzione di un Grant Office per favorire la partecipazione ai bandi europei e nazionali”.

Significativi anche i dati sull’attrattività nei confronti degli studenti. “L’incremento per l’a.a. 2016/17 delle immatricolazioni ai corsi di laurea e laurea magistrale a ciclo unico (+7%) e delle iscrizioni al I anno nei corsi di laurea magistrale (+18%), il crescente grado di internazionalizzazione, con l’aumento degli iscritti provenienti da paesi esteri, l’aumento del numero dei corsi di studio in lingua inglese, che saranno 16 nel 2017/18, la crescita degli studenti Erasmus incoming e soprattutto outgoing, lo sviluppo delle interazioni con le imprese, finalizzato all’occupabilità dei nostri laureati, la centralità di USiena in progetti di grande importanza sia a livello territoriale (Scienze della vita e patrimonio culturale) che a livello internazionale (SDSN e PRIMA), sono segnali inequivocabili della vitalità dell’Ateneo e della sua capacità di rinnovarsi mantenendosi al passo di tempi in continua evoluzione”.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Rettore anche per l’approvazione del nuovo Regolamento per la contribuzione studentesca, che, dovendo recepire le disposizioni della legge finanziaria 2017, è riuscito nell’obiettivo di salvaguardare il diritto allo studio, senza pesare in modo eccessivo sui bilanci delle famiglie e tenendo conto dell’equilibrio di bilancio dell’Ateneo. La no-tax area è stata estesa fino ai 18 mila€ di ISEE, salvaguardando anche, come previsto dalla legge, le famiglie con redditi ISEE inferiori a 30 mila€. Si è trattato di un percorso di revisione complesso, portato avanti in stretta collaborazione con i rappresentanti degli studenti e il Consiglio Studentesco, che ha infatti dato il proprio unanime parere favorevole riconoscendo con soddisfazione l’apertura dell’Ateneo sul tema, come ha ricordato il suo presidente, Giacomo Neri, intervenuto alla conferenza stampa.

Elementi innovativi inseriti nel nuovo regolamento sono l’aumento del numero della rate in cui è suddivisa la contribuzione, passate da tre a quattro, la diminuzione del contributo dovuto per le preimmatricolazioni, che partiranno nelle prossime settimane, il rilascio gratuito dei diplomi originali al conseguimento del titolo, l’introduzione di coefficienti di comparazione per i redditi conseguiti all’estero sulla base delle rilevazioni elaborate dal Fondo monetario internazionale, l’esonero dalla contribuzione anche per le scuole di specializzazione per i titolari dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria.

Ascolta l’intervista del Rettore

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