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Ungulati, Remaschi: “E’ un’emergenza, ora la legge per affrontarla con efficacia”

“Alle emergenze si risponde con provvedimenti d’emergenza. Per questo la Regione sta lavorando a un testo di riforma della norma regionale e dei regolamenti venatori, che possa dare attuazione a un’efficace politica di contenimento degli ungulati in tempi rapidi”.

Lo ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi annunciando la proposta di legge obiettivo per rispondere al problema ungulati selvatici, che stanno proliferando in Toscana e creando seri danni all’agricoltura, all’ambiente. Oltre che minando la sicurezza sulle strade. Con Marco Remaschi c’erano il sottosegretario all’ambiente Silvia Velo e il direttore di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) Stefano La Porta.

La Regione, grazie alla nuova normativa, potrà avere la gestione diretta in questo ambito, dove oggi la legge 157 del ’92 risulta datata, grazie anche all’attivazione di un nuovo rapporto con Ispra, centrato sulla massima collaborazione fra le istituzioni.

“Interverremo subito – ha proseguito Remaschi – con un articolato di legge che la giunta, mettendo insieme una serie di provvedimenti, predisporrà nelle prossime settimane e che poi affiderà al consiglio per la discussione perché si arrivi in tempi rapidi a una gestione faunistico venatoria che tuteli concretamente l’agricoltura e l’equilibrio ambientale del nostro territorio e riconduca la situazione alla normalità cioè all’interno della media nazionale. Oggi in Toscana assistiamo a un fenomeno ungulati stimato 4 volte superiore alla media nazionale. Non è accettabile. Naturalmente dobbiamo arrivare al nostro obiettivo facendo un patto serio con gli agricoltori e il mondo venatorio e ambientalista perché senza la collaborazione delle associazioni e di soggetti terzi come il Ministero e Ispra non possiamo arrivare a buoni risultati. Abbiamo inoltre l’idea di attivare una filiera per la commercializzazione della carne e una anche per venire incontro ai tanti bisogni che oggi ci sono, penso alle mense dei poveri che sono in aumento, ai quali potremmo dare una piccola risposta. Anche in questo senso sarebbe un bel segnale”.

“Il Ministero dell’ambiente è in prima linea per affrontare l’emergenza del sovra-popolamento degli ungulati, in particolare dei cinghiali, che negli ultimi anni ha raggiunto livelli eccezionali”.

E’ quanto ha dichiarato il sottosegretario all’ambiente Silvia Velo – La Regione Toscana che sta intervenendo con una legge obiettivo, avrà il supporto del ministero dell’ambiente attraverso Ispra che fornirà un sostegno tecnico e legislativo con attività di monitoraggio e nella stesura del provvedimento. In questo modo – ha concluso Silvia Velo – il modello della Toscana potrà fare da apripista per fronteggiare un’emergenza che sta assumendo una portata di carattere nazionale”

Salutando l’iniziativa come la prima in Italia che vuole risolvere il problema anche in tempi definiti e limitati, Stefano La Porta di Ispra ha sottolineato la disponibilità e l’impegno con il quale l’istituto che dirige organizzerà le iniziative e le misure necessarie, dando organicità per tutto il corso dell’anno e garantendo il supporto tecnico/scientifico.

Arriva immediata la risposta da parte del direttore dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena Gianluca Cavicchioli e della Cia Siena.
«Ben venga una legge regionale “speciale” per la risoluzione del problema ungulati ma deve essere solo il primo passo di un più ampio impegno concreto e mirato a normative d’immediata esecuzione per la difesa delle nostre colture. Ne va del futuro degli agricoltori e dell’economia legata alla terra che, come tutti sappiamo, in Toscana e in provincia di Siena in particolare rappresenta, una gran fetta dell’occupazione». Così il direttore dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena Gianluca Cavicchioli interviene a margine della presentazione da parte dell’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Marco Remaschi di una legge obiettivo contro il sovrappopolamento di ungulati.

«E’ ormai finito il tempo dei proclami e quello delle misure preventive – aggiunge Cavicchioli – ed è il momento delle azioni fattive e delle normative urgenti e risolutive. Quasi quotidianamente i nostri associati si rivolgono a noi lamentando danni da fauna selvatica. Anche gli indennizzi e i risarcimenti sono ad oggi palliativi per un’azienda che non solo rischia di vedere in fumo il lavoro di una stagione ma quello di un’intera vita. Basta pensare che in un mercato come quello attuale sempre più concorrenziale se un produttore esce anche solo per una stagione è quasi tagliato fuori.

Accogliamo con favore le parole e l’impegno del neoassessore Remaschi – prosegue il direttore di Upa Siena – che si è fatto carico delle istanze degli agricoltori ed ha inserito il problema ungulati in cima alla lista della sua agenda politica. D’altronde lo stesso problema era in cima alla lista delle priorità per l‘agricoltura senese che avevamo stilato prima delle elezioni e sottoposta a tutte le forze politiche. Ora non dobbiamo perdere d’occhio l’obiettivo della risoluzione che non può prescindere dalla drastica riduzione dei capi. Un obiettivo che deve passare anche dalla stretta e fattiva collaborazione tra agricoltori e cacciatore tramite il coinvogimento diretto, anche dap arte delle istituzioni, delle nostre associazioni di categoria, dell’Atc e delle associazioni venatorie. Tutti insieme non dobbiamo più incappare in provvedimenti che non sono risolutori come ad esempio recinzioni o dissuasori che addirittura sono impattanti da un punto di vista ambientale. Tutti insieme – conlude Cavicchioli – dobbiamo adoperarci per recuperare il tempo perduto dietro a proclami e mancati provvedimenti, dobbiamo seguire la strada dell’emergenza e la nuova legge “speciale” annunciata dalla Regione Toscana mi pare vada in questa direzione».

E’ un passo in avanti secondo la Cia Siena la proposta per una legge regionale sugli ungulati, con l’obiettivo di contenere rimedio al sovrappopolamento di cinghiali e caprioli. Adesso servono interventi immediati. Apprezzamento da parte della Cia Siena di una legge specifica sulla gestione degli ungulati selvatici, per contenere la proliferazione di cinghiali e caprioli in Toscana, proposta dall’assessore all’Agricoltura Marco Remaschi, che ha presentato oggi in Consiglio regionale una comunicazione sull’argomento.

Dopo anni che di lavoro svolto dalla Cia in questa direzione, è un passo in avanti. Era arrivato il momento che il tema venisse affrontato in modo organico, non è più tempo di sottovalutazioni del tema né di delegare la ricerca delle soluzioni agli “addetti ai lavori”. Occorre la piena consapevolezza del rilievo politico ed istituzionale di questo tema, che richiede opzioni strategiche chiare e condivise. La Cia Siena si riserva comunque di dare una valutazione definitiva dopo aver analizzato nel dettaglio il documento della proposta di legge. La strada sembra essere quella giusta, adesso basta perdere tempo.

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