In provincia di Siena c’è soltanto un nuovo caso a Sovicille, una 22enne asintomatica rientrata dalla Sardegna, e che per questo era già in isolamento domiciliare. Sono complessivamente nove i nuovi casi riscontrati nel territorio della Asl Toscana Sud Est. Questa intanto ha messo a punto un percorso per i pazienti guariti dal coronavirus, con un programma di esami e controlli in totale esenzione anche dopo la guarigione clinica.
Ma a Siena arriva un altro incubo, anche se c’è da dire subito che si tratta di una situazione isolata e senza rischi di contagio. C’è la morte di un paziente delle Scotte per un caso, peraltro rarissimo di encefalopatia spongiforme. Negli anni Novanta la conoscemmo come il morbo della mucca pazza, ma non si tratta di questa variante, secondo quanto spiegato al quotidiano la Nazione dal direttore generale del Policlinico Valtere Giovannini. Un caso, quello avvenuto a Siena, che si verifica una volta all’anno ogni milione di abitanti, ma non ha cura e di cui in questa situazione specifica non si conosce neppure l’origine. La biopsia è stata inviata all’Istituto Superiore di Sanità per la conferma definitiva.