Per questo inizio settimana abbiamo deciso di consigliarvi il libro di Florio Carnesecchi.
Presentazione a cura di Valina Annella
LA SCHEDA Partendo da elementi apparentemente “contraddittori”, l’autore cerca di dimostrare come i racconti tradizionali, pur nelle miriadi di varianti, nascondano resti di credenze che sopravvivono come motivi. L’autore presenta molteplici elementi, apparentemente “incongruenti”. Si va dalla persecuzione dell’eroina, che non a caso le novelle ci ritraggono quasi sempre come madre di gemelli, a Prezzemolina, protagonista di storie diverse ma accomunate dal contrasto madre figlia. Si studia la valenza magica della frutta per scoprire una differenza funzionale tra seme e frutto. Si mettono in evidenza i mestieri legati al taglio e al cucito che sembrano rivelare un diverso e contrastante rapporto tra universo maschile e femminile. Nè si trascurano lo spazio e il tempo e le peculiarità che assumono nella fiabe tradizionali. Si studiano le piante e gli animali nei racconti, nei proverbi e nelle bestemmie cercando di capirne la valenza simbolica. Un’attenzione particolare è dedicata al linguaggio interdetto e, in particolar modo, agli ossimori blasfemi per ricostruire una scala di valori degli animali sacri e immondi variata nel corso dei secoli. In fondo, se è vero che la ricerca “… si misura in termini di ricchezza di pluralità, e di apertura di percorsi, non tanto in termini di ‘verità’, ma di fermenti lasciati a studi ulteriori”, è opportuno ricordare che la narrazione è metafora del viaggio in cui non conta tanto la meta ma il percorso. Così, nei racconti, non è importante la conclusione ma la trama e le vicende che coinvolgono i protagonisti e gli ascoltatori con loro.
FLORIO CARNESECCHI vive a Siena e si occupa di tradizioni popolari cui ha dato il suo contributo con vari interventi e accompagnando spesso nei loro viaggi Marco Bruttini e Marco Muzzi che hanno documentato fotograficamente, nell’arco di quaranta anni, le ‘cerimonie’ popolari, le feste, le fiere, le processioni religiose e i lavori tradizionali ancora presenti nellaToscana meridionale, nel Viterbese e in Umbria. Dopo aver lavorato sul manoscritto di R. Ferretti, L’immaginario collettivo sui monti di Castiglione, il ciclo folklorico di San Guglielmo, ha collaborato con A. Milillo e G. Aiello all’edizione delleNovelle popolari senesi di Ciro Marzocchi, e ha curato il fascicolo monografico di Lares, Da Marzocchi a Comparetti: raccogliere fiabe a Siena nell’Ottocento.
Nel 2005 è uscito un suo volume sulla cucina in cui si intrecciano racconti e ricette, I senesi a tavola. Nel 2008 è stata pubblicata una monografia, Le novelle dei Montierini: i racconti sui paesi degli sciocchi: testi e documentazione. Nel 2015 c’è stata l’edizione di una raccolta di racconti, La lucertola con du’ code e nel 2019 Il viaggio di Romolo, re del sole, Una lettura astronomica della fondazione di Roma, un lavoro che condivide con il presente volume lo stesso criterio metodologico.
Betti