Dal 15 al 18 ottobre la Valdichiana Senese approda all’Adventure Travel World Summit, un evento internazionale dedicato al turismo avventura, organizzato da Adventure Travel Trade Association (ATTA), il più importante network mondiale del settore, in collaborazione con Toscana Promozione Turistica.
Con la partnership tra ATTA e Regione, la Toscana si candida ufficialmente come prima destinazione turistica italiana per il turismo avventura, e lo fa attraverso un progetto denominato Tuscany Adventure Time. Obiettivo? Proporre opportunità di vacanza legate ad esperienze attive e outdoor che si possono svolgere sul territorio toscano.
La Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese ha da subito colto questa opportunità per il territorio della Valdichiana Senese aderendo al progetto regionale con Valdichiana Living, l’agenzia di incoming interna, pronta ad incontrare in questi giorni i rappresentanti dell’adventure travel industry di tutto il mondo.
Tra questi un gruppo di operatori turistici americani ha preso parte, proprio nei giorni passati, alla prima esperienza di viaggio avventura in Valdichiana Senese: l’esplorazione in mountain bike di luoghi di interesse naturalistico come il lago di Chiusi, il lago di Montepulciano, i Sentieri della Bonifica, della Barlettaia, del Nobile e del Monte Cetona, combinati con la visita di borghi e degustazioni di prodotti locali, hanno permesso a Valdichiana Living di strutturare un programma di viaggio attivo in linea con le richieste degli Adventure Traveller stranieri. Ma questa è solo una piccola parte del menù di proposte avventura messe a punto da Valdichiana Living, “in cui si predilige una linea slow adventure (walking, biking, ecc.), dove la componente adrenalinica è data dall’emozione di scoperta complessiva del territorio, piuttosto che dal gesto sportivo in sé” – spiega Doriano Bui, presidente della Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese.
Secondo i dati di Toscana Promozione Turistica il prodotto “turismo avventura” va ad intercettare una domanda che dal 2009 ad oggi è cresciuta del 65% e che, a livello globale, vale oltre 300 miliardi di dollari. Un turismo di nicchia quello legato all’avventura, che interessa un pubblico dall’elevata capacità di spesa, attento all’ambiente e responsabile verso i territori ospitanti. “Si tratta di un settore che può avere rilevanti effetti positivi sul territorio ospitante, – continua Bui – soprattutto se l’offerta turistica è ben strutturata e coordinata con gli attori locali.”