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Turi Alescio, da Vittoria a Siena, nel segno dell’arte

Per l’Intervista della Settimana di domenica 3 dicembre, al microfono di Antenna Radio Esse Turi Alescio, artista eclettico che sta vivendo un interessante momento di fervore artistico, impegnato quasi in contemporanea con opere esposte al Castello di Meleto (Gaiole), a Roma, alla galleria Gregorio VII in via Gregorio VII  e a Vittoria, in Sicilia.  Da buon siciliano porta con sé il calore e la vivacità tipici della sua splendida terra dove ha maturato la passione per l’arte e per il fare artigianale, ma la presenza a Siena da tanti anni ha contaminato la sua arte con forti influssi toscani. La sua formazione si arricchisce fra botteghe di restauratori e artisti. Nato in un territorio ricco di cultura e arte ha naturalmente sviluppato il senso estetico per il bello. Arriva a Siena, si laurea e inizia a restaurare con perizia opere d’arte antiche e moderne. Dal restauro alla produzione di lavori personali il passo è breve: la conoscenza dei materiali è profonda. L’artista realizza sculture e assemblaggi di elementi eterogenei attraverso un meditato e appassionato lavoro di riflessione. Il retroterra culturale e artistico lo ispira a rappresentare continuamente suggestioni e visioni con un continuo e prolifico gioco di accostamenti inusuali. L’artista ama scomporre e ricomporre il suo immaginario in una sua personalissima visione. Conosce le tecniche di lavorazione dei materiali e per questo con ironia e capacità, sperimenta forme e metodologie nella propria rappresentazione artistica. Ha partecipato a numerose collettive e ha proposto mostre personali in diverse Regioni d’Italia. Sue opere sono presso collezioni private in Germania, Inghilterra e Olanda. Nell’intervista esclusiva con Antenna Radio Esse ha lanciato l’idea per un progetto che vorrebbe collegare attarverso opere pittoriche e sculture di cavalli,   artisti di Siena con artisti di  Vittoria, nel ricordo dello  scultore Arturo di Modica, autore della nota scultura in bronzo esposta a New York, il Toro di Wall Street. Anche in quell’area il cavallo è una figura ricorrente nell’arte, perchè figura iconica del territorio, dive scorre il fiume Ippari, corso d’acqua della Sicilia sud-orientale, lungo 28 chilometri. Il nome “Ippari” deriva dal greco antico “Ippois” che significa “Cavalli”, quindi è noto come “Il Fiume dei Cavalli” per la loro cospicua presenza  sulle sue rive,  fin dall’antichità.

Turi Alescio accanto alla sua scultura esposta a Cavalli d’Autore 2022
Un momento di lavorazione delle sue opere in materiale di recupero

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